La prima pagina de “Il Giornale” sugli «Sciacalli dei ghiacci» che viene smentita dalle pagine interne de “Il Giornale”

Il titolo in prima pagina contro gli allarmismi sui cambiamenti climatici e il riscaldamento globale. Poi sei pagine in cui vengono confermati gli allarmi

05/07/2022 di Enzo Boldi

L’edizione di oggi de Il Giornale è l’esatta sintesi di come, pur di cercare in tutti i modi di rimanere fedeli alle proprie convinzioni, si riescano a mandare in stampa dei quotidiani con una prima pagina che viene contraddetta dai contenuti nelle pagine interne. Il giornale diretto da Augusto Minzolini, infatti, titola in prima pagina: «Gli sciacalli dei ghiacci». Il riferimento è alla tragedia sulla Marmolada di domenica pomeriggio, con altri commenti sibillini nel sommario: «Sulla Marmolada 7 morti e 13 dispersi, quasi impossibile trovare superstiti E i “gretini” strumentalizzano la strage: “Colpa dell’Occidente che inquina”». Insomma, la classica e solita tesi portata avanti per anni, soprattutto contro Greta Thunberg. Insomma, nulla di nuovo sul fronte occidentale. Però, sfogliando le pagine del quotidiano, ecco la sorpresa.

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Perché a leggere la prima pagina de Il Giornale di oggi, martedì 5 luglio 2022, sembra proprio che la linea editoriale del quotidiano diretto da Minzolini voglia mettere a tacere le voci di tutti quegli esperti che fanno “allarmismo” sugli effetti (come la siccità, la crisi idrica ed eventi come quello sulla Marmolada) del cambiamento climatico per mano dell’essere umano.

Sciacalli dei ghiacci

E, seppur questa linea di principio non è condivisa da tutti, è legittimo che una testata faccia valere la propria voce. Ma, sfogliando le pagine interne, troviamo una serie di pensieri e articoli che smentiscono – di fatto – la tesi del titolo a nove colonne in prima pagina.

Sciacalli dei ghiacci, lo strano titolo de “Il Giornale”

Come riportato da NextQuotidiano, infatti, i contenuti della foliazione de Il Giornale di oggi è piuttosto distopica. A pagina 2 c’è un articolo di mera cronaca sulle ricerche dei dispersi, mentre nelle pagine 4 e 5 si raccontano le storie delle vittime della tragedia sulla Marmolada (con la testimonianza anche di un esperto alpinista). E nelle altre pagine? La numero 3 è dedicata a  un approfondimento in cui si provano a spiegare le cause di quel crollo del seracco di ghiaccio sul ghiacciaio Punta Rocca e la principale indicazione che viene data fa riferimento alle elevate temperature.

Ma la magia nella narrativa giornalistica de Il Giornale sugli “Sciacalli dei ghiacci” arriva nel taglio basso di pagina 5 con un articolo da titolo: «Le estati estreme e l’impatto sulle montagne. Ma non è solo il caldo a far soffrire i ghiacciai». Cosa viene sostenuto in questo articolo, nonostante il titolo: che la situazione ambientale, con l’innalzamento delle temperatura e il “clima che cambia”, è provocata dal cambiamento climatico che porta a eventi come quello sulla Marmolada (anticipato da altre tragedie simili del recente passato, tutte elencate nello stesso articolo).

L’apoteosi a pagina 6

Ma la vetta viene toccata a pagina 6. Perché gli “Sciacalli dei ghiacci” scompaiono dalla narrazione interna. Anzi, vengono ospitati – in due lunghi articoli – un racconto sullo stato attuale della salute del Pianeta scritto dallo scrittore e alpinista Enrico Camanni («Siamo vittime di un equilibrio precario, ma al contempo ne siamo la causa» e, in taglio basso, i dati raccolti dalla scienza e dagli scienziati sui ghiacciai che potrebbero sparire nel giro di due decenni. Insomma, in cinque pagine complete ci sono moltissime tesi a sostegno dell’impatto del cambiamento climatico e gli effetti su quanto accaduto e sta accadendo.

Quindi, dove si parla di “Sciacalli dei ghiacci”? In un articolo di un centinaio di righe (suddivise in cinque colonne) scritto da Massimo Malpica in cui si lanciano strali (senza fornire contestazioni dal punto di vista scientifico, ma solo ideologicamente) contro chi ha lanciato e in queste ore sta rilanciando l’allarme sugli effetti del cambiamento climatico e sul come la mano dell’essere umano sta provocando gravi danni all’ambiente e al pianeta Terra. Insomma, cinque pagine che smentiscono il titolo in prima pagina.

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