Green Pass, Draghi fa appello a una maggiore coordinazione a livello europeo

Siamo agli sgoccioli ormai: a breve il Green Pass potrà essere utilizzato per spostarsi agevolmente in tutta Europa, ma serve coordinazione

25/06/2021 di Ilaria Roncone

Il Green Pass le ha passate tutte: si è dovuto decidere a chi e quando darlo, quanto tempo dopo la vaccinazione, come generarlo e quali piattaforme potessero supportarlo, come dare la possibilità di scaricarlo anche a chi non può accedere alla rete. Tutto è stato superato, anche le perplessità che – più di una volta – in questi ultimi mesi il Garante Privacy italiani ha sollevato.

Ci siamo ormai, il 1° luglio è vicino, e sappiamo che con il Green Pass potremo muoverci in tutta Europa dovendo seguire, però, le regole stabilite da ogni singolo paese. Regole che, come stiamo constatando, non per forza corrispondono a quelle decise dal nostro governo. Proprio Mario Draghi oggi è voluto intervenire in merito alla questione facendo un appello preciso a tutta Europa: occorre la massima coordinazione possibile.

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«Sul Green Pass bisogna coordinarsi»

A partire dal primo giorno di luglio il Green Pass potrà essere utilizzato per spostarsi in tutta Europa e, proprio per questo, occorre un maggiore «coordinamento» rispetto al suo utilizzo e alla sua validità tra tutti i paesi dell’Unione. Occorre chiarire anche, a questo punto, come in che modo potrà essere utilizzato nei paesi extra europei, riferendosi ai quali Draghi ha parlato di una «grande varietà» di comportamenti in videoconferenza stampa a Bruxelles non appena è terminato il Consiglio Europeo.

Durante il meeting il Green Pass è stato definito «fondamentalmente una storia di successo» considerati i tempi ristretti nei quali siamo riusciti a produrre un documento digitale di questo tipo e per un fenomeno di tale portata, la pandemia. «Ora però – ha voluto sottolineare Draghi – bisogna affrontare il coordinamento del Green Pass prima di tutto tra noi, e poi tra noi e i Paesi terzi». A questi ultimi, in particolare, «si chiedono delle condizioni che variano da Paese a Paese. Occorrono coordinamento e uniformità di comportamenti».

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