Cosa succede se hai una sola dose di vaccino e vuoi il green pass per un altro Paese UE

Non in tutti gli stati membri il green pass viene rilasciato dopo la prima dose di vaccino, come avviene per l'Italia

21/06/2021 di Redazione

Siete pronti a fare collezione di QR Code? L’effetto potrebbe essere più o meno questo se, dopo il 1° luglio, intendete far visita – ad esempio – a un Paese dell’Unione Europea che non riconosce il green pass dopo la prima dose del vaccino. In Italia, infatti, la certificazione verde è valida a partire dai quindici giorni successivi alla prima somministrazione, ma in altri Stati dell’UE questa fattispecie non è prevista. Cosa succede, dunque, con il green pass dopo prima dose?

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Green pass dopo prima dose, la validità

Al momento, l’indicazione più pertinente sembrerebbe essere quella della generazione di un nuovo QR Code, relativo a un green pass valido per un altro Paese, che possa registrare l’esito di un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Un sistema, dunque, che permetterebbe all’utente – in maniera inevitabile – di avere un doppio green pass: quello valido in Italia dopo quindici giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino e quello valido anche in altri Paesi UE (che non ritengano valido questo specifico caso) con l’esito negativo del tampone.

Danimarca, Francia, Germania – tanto per citare alcuni Paesi – rilasciano il green pass soltanto in seguito al completamento del ciclo vaccinale. Dunque, il green pass dopo la prima dose non viene ritenuto valido per lo spostamento dall’Italia verso queste aree: sarà pertanto necessario il tampone negativo nelle ore precedenti. Per questo, al momento, il vaccino dopo la prima dose servirà, soltanto all’interno dei confini nazionali, per poter partecipare a eventi, per poter avere accesso a manifestazioni o a impianti sportivi (come, ad esempio, gli stadi).

Possibile revisione anche sulle regole italiane

Ma non è detto che le cose possano cambiare nei prossimi giorni. Nonostante l’approvazione del dpcm con cui il green pass ha avuto il via libera, il Comitato tecnico scientifico ha dichiarato che potrebbero esserci cambiamenti nei criteri stabiliti anche per l’Italia. Il timore è soprattutto collegato alla variante Delta: infatti, abbiamo avuto modo di verificare che contro questa particolare tipologia di coronavirus la copertura con la prima dose di vaccino non è sufficiente. Possibile, dunque, cambiamenti in corsa.

foto IPP/imagostock

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