Google Play vieta il “download di app a pagamento e aggiornamenti su app a pagamento” in Russia

Non è la prima volta che Google interviene per bloccare i suoi servizi in Russia; già ad inizio marzo sospendeva le pubblicità su YouTube e Google Play

09/05/2022 di Martina Maria Mancassola

Ad inizio marzo, YouTube e Google Play sospendevano la pubblicità ed i servizi a pagamento in Russia. Come tante altre piattaforme digitali nelle prime due settimane di guerra, anche Google decideva di dissociarsi dall’attività di Mosca. Successivamente, la Russia bandiva la piattaforma Instagram una settimana dopo aver bloccato i social Facebook e Twitter, dando corso alle richieste dell’Ufficio del Procuratore Generale. Google, dallo scorso giovedì, blocca ad utenti e sviluppatori russi il download di app o l’aggiornamento di app a pagamento in Russia dal Google Play Store a causa delle sanzioni contro Mosca.

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Google blocca il download e l’aggiornamento di app a pagamento in Russia: il colosso informatico interviene ancora contro Putin

«Messa in pausa del sistema di fatturazione di Google Play per gli utenti in Russia. A causa dell’interruzione del sistema di pagamento, dal 10 marzo 2022 Google Play ha sospeso il proprio sistema di fatturazione per gli utenti in Russia. Ciò significa che gli utenti in Russia non possono acquistare app e giochi, effettuare pagamenti per gli abbonamenti o acquisti in-app di prodotti digitali usando Google Play. Le app gratuite rimarranno disponibili sul Play Store. La situazione è in rapida evoluzione e ti invitiamo a tornare in questa pagina per avere informazioni aggiornate. Di seguito abbiamo risposto ad alcune domande aggiuntive che gli sviluppatori potrebbero avere e continueremo a tenerle aggiornate», così Google rende nota la sua decisione di bloccare il download di app a pagamento e gli aggiornamenti di queste, in un aggiornamento sul suo sito Web di supporto: «Come parte dei nostri sforzi di conformità, Google Play sta bloccando il download di app e aggiornamenti a pagamento in Russia a partire dal 5 maggio 2022». Gli sviluppatori russi possono, però, ancora pubblicare e aggiornare le applicazioni gratuite, e gli utenti sono ancora autorizzati a scaricarle dallo Store, ma tutti gli aggiornamenti alle applicazioni a pagamento verranno in via automatica bloccati per essere conformi alle nuove modifiche. Anche se gli utenti non potranno più pagare gli abbonamenti, il colosso tecnologico suggerisce che gli sviluppatori potranno concedere «periodi di grazia per la fatturazione dell’abbonamento e qualsiasi prova gratuita». Gli stessi potranno anche differire i rinnovi fino a un anno, permettendo agli utenti di continuare ad accedere al contenuto senza costi aggiuntivi durante questo arco temporale di differimento.

La piattaforma ha suggerito, nel caso di applicazioni che offrono servizi critici che mantengono gli utenti al sicuro o forniscono loro l’accesso alle informazioni, che: «Se lo desideri, puoi scegliere di offrire la tua app gratuitamente o rimuovere il tuo abbonamento a pagamento durante questa pausa». Ricordiamo che Google ha sospeso – per la prima volta – il suo sistema di fatturazione Google Play in Russia il 10 marzo a causa di sanzioni, impedendo ai russi di acquistare app e giochi, pagare abbonamenti o fare qualsivoglia acquisto in-app. La Russia, poco dopo, il 23 marzo, decideva di bloccare Google News, poiché – secondo il regolatore russo Roskomnadzor – il servizio di informazione della piattaforma avrebbe diffuso notizie inattendibili ed inaffidabili. In risposta, Google prendeva provvedimenti contro le campagne di disinformazione promosse dalla Russia, bannando i canali YouTube di Russia Today (RT) e Sputnik in Europa su richiesta dell’Unione Europea.

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