L’intelligenza artificiale che può prevedere le alluvioni

Il Tool AI Google Flood Hub combina diversi dati e li analizza, consentendo di fare una predizione rispetto agli effetti degli eventi atmosferici sui territori

28/05/2023 di Redazione Giornalettismo

C’è un tool sviluppato da Google che si chiama Flood Hub. Attraverso l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e le tecniche di machine learning, questa piattaforma digitale è in grado di monitorare lo stato dei bacini fluviali. E non solo: incrociando e analizzando dati sulle previsioni meteo, mappature dei terreni e rilevazione satellitari, è in grado di prevenire gli effetti più nefasti delle alluvioni.

Google Flood Hub, l’AI che può prevedere le alluvioni

Îl tool di Google è arrivato anche in Italia, anche se nel nostro Paese la copertura è limitata a 11 stazioni di controllo (di cui 7 lungo il fiume Po). In attesa delle implementazioni, occorre sottolineare come strumenti basati sulla AI possano essere utilizzati proprio allo scopo di previsione e prevenzione, mettendo insieme le cause e cercando di limitare al massimo le conseguenze di violenti temporali che sempre più si riversano sul pianeta Terra.  Perché l’AI è in grado di dare un grande supporto per combattere il cambiamento climatico e il surriscaldamento globale, anche se le stesse aziende che sviluppano questi prodotti dovrebbero lavorare affinché i loro sistemi riducano le emissioni.

Meno inquinamento deriva anche da una minor produzione e una maggior razionalizzazione dei rifiuti. Anche in questo settore può intervenire l’intelligenza artificiale e i più moderni strumenti digitale. L’esempio più emblematico di tutto ciò è la startup italiana BeAware che ha sviluppato de software in grado di aiutare le aziende e i Comuni a ottimizzare la raccolta dei rifiuti.

 

Share this article