Il prigioniero di Guantanamo abusato dalle sue guardiane. Da 12 anni

Un prigioniero di Guantanamo della Mauritania, detenuto nonostante la magistratura americana abbia accertato il suo mancato coinvolgimento agli attentati dell’11 settembre, ha raccontato di esser stato abusato sessualmente da diverse guardiane della prigione speciale degli Stati Uniti. Un nuovo caso che conferma le numerose molestie subite dai prigionieri di Guantanamo durante la loro detenzione.

GUANTANAMO E ABUSI SESSUALI – Mohamedou Ould Slahi è detenuto a Guantanamo da più di 12 anni. Il mauritano è il prigioniero numero 760 del carcere speciale americano, benché contro di lui non esista alcuna accusa e nel 2010 la magistratura americana abbia accertato il suo mancato coinvolgimento negli attentati dell’11 settembre. Der Spiegel racconta il martirio di Mohamedou Ould Slahi, che a Guantanamo ha subito in modo ripetuto abusi sessuali da parte delle guardiane del carcere. Nel suo diario racconta di esser stato approcciato una volta da una carceriera di Guantanamo, dicendo che gli avrebbe dato una lezione sul grandioso sesso all’americana. La donna era insieme ad un’altra guardiana, e insieme hanno costretto il detenuto a partecipare a un rapporto a tre, avvenuto in modo assolutamente degradante. Le due carceriere hanno utilizzato dei vibratori, con cui hanno molestato anche Mohamedou Ould Slahi. Durante l’abuso il prigioniero mauritano pregava, e il suo comportamento è stato punito con nutrizioni forzate durante il mese del Ramadan.

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GUANTANAMO E LE MOLESTIE COME TORTURA – Mohamedou Ould Slahi racconta che le molestie sessuali fossero un modo per farlo confessare, utilizzato alla luce del fatto che gli abusi non siano considerati come una forma di tortura. Der Spiegel rimarca come Mohamedou Ould Slahi non sia il primo detenuto di Guantanamo a denunciare le molestie sessuali subite. L’anno scorso l’ultimo prigioniero britannico del campo di detenzione, Shaker Aamer, aveva raccontato di aver subito il “massaggio di Guantanamo”, che consisteva in un’aggressione sessuale concentrata sulle sue parti intime. Anche un ex detenuto di Brema, Murat Kurnaz, aveva raccontato di esser stato molestato da tre carceriere presentatesi con solo biancheria intima addosso nella sala dell’interrogatorio. Le tre donne avrebbero sfiorato i loro seni sul petto del prigioniero di origini tedesche, che ha reagito con una testata. L’avvocato di Mohamedou Ould Slahi Nancy Hollander si è chiesta perché Donald Rumsfeld non venga accusato di torturo visti gli abusi sistematici subiti dai prigionieri a Guantanamo.

Photocredit: Chip Somodevilla/Getty Images

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