Milano, incendiata statua dedicata a una giovane partigiana uccisa dai fascisti

23/04/2019 di Enzo Boldi

Era stata inaugurata poco più di una settimana fa, ma la scultura è rimasta vittima dei ‘vandali’ a pochi giorni dalle celebrazioni dell’anniversario della Liberazione. A Vighignolo, piccolo comune nell’hinterland milanese, alcune persone hanno dato fuoco alla statua in legno dedicata alla memoria di Giulia Lombardi, la giovane staffetta partigiana uccisa a 22 anni dei fascisti.

«L’episodio, di origine dolosa, avviene a soli pochi giorni dalla ricorrenza del 25 aprile. È l’ennesimo atto provocatorio inquadrato nelle sempre più inquietanti e diffuse manifestazioni e iniziative neofasciste che offendono la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la nostra libertà – ha detto Roberto Cenati, presidente dell’Anpi provinciale di Milano -. Le autorità intervengano per individuare i responsabili di questo ignobile gesto. Non è più tollerabile che episodi così profondamente oltraggiosi nei confronti dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana si ripetano a Milano e nei comuni della città metropolitana».

Chi era la staffetta partigiana Giulia Lombardi

La statua in legno di noce si trovava a Vighignolo, frazione di Settimo Milanese, al confine con Cornaredo ed era stata inaugurata lo scorso 14 aprile. Il monumento è dedicato a Giulia Lombardi, giovanissima staffetta partigiana che venne barbaramente trucidata il 26 maggio del 1944 da parte durante una rappresaglia fascista. La 22enne lavorava alla Maim (Manifatture abbigliamenti industriali) di Cornaredo e fu uccisa mentre stava recandosi a lavoro in azienda. Con lei, quella mattina, si trovavano anche due sue amiche.

Nel mirino la provocazione neofascista

«Siamo davanti all’ennesima provocazione fascista in provincia di Milano, a pochi giorni dal 25 aprile – ha dichiarato il vicepresidente del Partito della sinistra europea e candidato per la lista La Sinistra, Paolo Ferrero. Qualcuno ha deciso di scagliarsi contro questo simbolo del popolo italiano che ha combattuto il nazifascismo e ne ha pagato un terribile prezzo. Un gesto orribile e pericoloso che conferma il rigurgito di fenomeni fascisti».

(foto di copertina: da profilo Twitter diFrancesco Caroli)

Share this article