Giovanni Paolo II: i 10 momenti che sono passati alla storia
02/04/2015 di Valentina Spotti
Dieci anni fa moriva Giovanni Paolo II, uno dei pontefici più amati della storia della Chiesa, nonché una delle figure più influenti del XX secolo. Karol Wojtyla, il “Papa polacco” era stato eletto nel 1978 e nel suo lungo pontificato – ventisette anni – fu in prima linea sopratutto contro l’oppressione politica, ed è considerato uno degli artefici della fine del socialismo reale. Al di là del suo impegno politico, comunque, Wojtyla viene ricordato anche per la sua grande forza comunicativa, mai fiaccata nemmeno dalla malattia, e per i tanti episodi del suo pontificato che sono passati alla storia.
16 ottobre 1978: Sono le 18:18, dal comignolo della Cappella Sistina si leva la fumata bianca. L’ottavo scrutinio è terminato: Habemus Papam. Pochi minuti più tardi dal balcone di San Pietro si affaccia Karol Wojtyla, il nuovo Pontefice che per sé ha scelto il nome di Giovanni Paolo II: «Non so se posso bene spiegarmi nella vostra… nostra lingua italiana. Se mi sbaglio, mi corrigerete».
22 ottobre 1978: Giovanni Paolo II celebra la sua prima messa in San Pietro, inaugurando il suo pontificato. La sua prima omelia resterà nella storia per un passaggio: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!»
1979: Giovanni Paolo II si reca in visita al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, pregando per le vittime dell’Olocausto.
13 maggio 1981: Durante il consueto bagno di folla dell’udienza del mercoledì, Giovanni Paolo II viene colpito all’addome e a una mano da alcuni colpi di pistola mentre salutava i fedeli. L’attentatore verrà bloccato ancora prima che riesca a uscire da Piazza San Pietro: è Mehmet Ali Agca, di nazionalità turca. I mandanti del tentato omicidio al Papa, così come la ricostruzione dell’intera vicenda, non furono mai chiariti con certezza. Due anni dopo l’attentato, Wojtyla incontrò Agca in carcere.
«Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui».
9 Maggio 1993: Dopo aver incontrato i genitori di Rosario Livatino, giudice siciliano assassinato dalla mafia, Wojtyla pronuncia un durissimo anatema contro la mafia: «Dio ha detto una volta: non uccidere! Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione… mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta, un giorno, verrà il giudizio di Dio!»
Marzo 2000: Giovanni Paolo II prega presso il Muro del Pianto, il luogo più sacro del popolo ebraico, dove depone una preghiera tra le fessure del muro. Già nel 1986 Wojtyla aveva pregato in un luogo di culto ebraico, durante la sua visita alla Sinagoga di Roma. È stato il primo Papa a pregare in una sinagoga dai tempi di Pietro.
19 agosto 2000: Nell’anno del Giubileo, Giobanni Paolo II celebra la Giornata Mondiale della Gioventù a Roma. Nonostante sia già molto provato dalla malattia, durante la grande veglia notturna a Tor Vergata, canta e balla con gli oltre 2 milioni di giovani provenienti da tutto il mondo. (Minuto 07:00)
26 febbraio 2004: Durante la tradizionale cerimonia di benedizione dei sacerdoti e dei parroci romani per l’inizio della Quaresima, Wojtyla li saluta con un affettuoso e quanto mai romanesco «Damose da fa’! Volemose bbene! Semo romani!»
30 marzo 2005: È l’ultima apparizione in pubblico di Giovanni Paolo II: debilitato dal Parkinson, tenta di parlare per impartire la benedizione ai fedeli, ma non ci riesce, reagendo con un grido muto e un gesto che sembra voler sottolineare il desiderio di opporsi alla malattia, ma anche la sua impotenza davanti ad essa. Qualche giorno prima, il 27 marzo, giorno di Pasqua, aveva affidato al Cardinale Sodano il compito di leggere il messaggio Urbi ed Orbi, per poi benedire i fedeli con la sua mano.
Wojtyla si spegnerà alle 21.37 di sabato 2 aprile, mentre Piazza San Pietro è gremita di fedeli. Secondo quanto riferito dal direttore della Sala Stampa Vaticana, Joaquín Navarro-Valls, tra le sue ultime parole ci fu la frase «Vi ho cercato. Adesso voi siete venuti da me. E vi ringrazio». Le immagini di Navarro-Valls profondamente commosso nel riportare le gravissime condizioni di salute del Pontefice fecero il giro del mondo.
8 Aprile 2005: Alla presenza di oltre 200 delegazioni ufficiali di capi di stato e di governo e di rappresentanti di tutte le religioni del mondo si celebrano i funerali di Papa Giovanni Paolo II. Tra le tanti immagini della lunga e solenne cerimonia resterà nella storia l’immagine del vento che sfoglia le pagine del Vangelo posto sul feretro.
(Photocredit copertina: ERIC FEFERBERG/AFP/Getty Images)