Chi sono i giornalisti guardiani della verità secondo il Time

Ci sono i giornalisti. E poi ci sono i gionalisti guardiani della verità. Sono queste persone, secondo il Time, le più influenti del 2018, tanto da dedicarsi la tradizionale copertina di fine anno. Jamal Khashoggi, Maria Ressa, la redazione della Capital Gazzette, Wa Lone e Kyaw Soe Oo sono i volti che il periodico ha scelto per mettere in risalto il loro ruolo all’interno del mondo dell’informazione e la loro influenza all’interno della società.

In un’epoca in cui la libertà di stampa viene sempre più spesso minacciata, la copertina del Time restituisce (o contribuisce a farlo) credibilità a un mestiere che viene sempre più spesso sottovalutato, sottopagato e sottostimato nel suo impatto sociale. Le vicende scelte dal Time, ovviamente, sono estreme, ma tutte riguardano la riabilitazione di una categoria fondamentale nel tessuto moderno, la cui importanza, attualmente, viene sminuita da tutti: partendo dal politico, fino ad arrivare all’ultimo utente di Facebook.

Giornalisti sul Time: Jamal Khashoggi

Spazio, dunque, a Jamal Khashoggi, il giornalista saudita ucciso presso il consolato saudita in Turchia. Il suo delitto, nonostante i sospetti sul principe ereditario dell’Arabia Saudita Mohammad bin Salman, è ancora lontano dall’essere completamente risolto e, soprattutto, accettato dalle potenze internazionali, con Donald Trump che recentemente si è rifiutato di vedere i video dell’esecuzione del giornalista per non condizionare i rapporti diplomatici (tutti sul filo dei giacimenti petroliferi) tra Stati Uniti e Arabia Saudita. Nel suo caso, specifica il Time, la sua influenza si registra maggiormente da morto che da vivo.

I giornalisti della Capital Gazzette

Ma il Time ha scelto di celebrare anche i giornalisti della Capital Gazzette, il giornale pubblicato nella città di Annapolis, nel Maryland. I giornalisti Rob Hiaasen, Wendi Winters, Gerald Fischman e John McNamara (più l’assistente alle vendite Rebecca Smith) furono barbaramente uccisi in un vero e proprio attentato terroristico. Jarrod W. Ramos, l’autore della strage, aveva avuto problemi in passato con il giornale, che aveva raccontato la sua vicenda di molestatore ai danni di una donna.

Giornalisti sul Time: Maria Ressa

Oltre a loro, sul Time c’è spazio anche per la giornalista Maria Ressa, una giornalista filippina che lavora per il giornale Rappler. La sua carriera, recentemente, è stata messa a dura prova dai rapporti difficili con il governo locale. Per i suoi scritti, la Ressa è stata – ed è ancora oggi – al centro di indagini e di investigazioni che provano a spaventarla per indurla a essere più tenera nei confronti del governo. Ovviamente, senza riuscirci.

La storia di Wa Lone e Kyaw Soe Oo e le loro battaglie per i Rohingya

Infine, il Time ha voluto omaggiare anche Wa Lone e Kyaw Soe Oo reporter dell’agenzia Reuters che sono stati vittime di un vero e proprio processo sommario, senza potersi difendere. La loro ‘colpa’ era stata quella di aver descritto il barbaro omicidio a sangue freddo di 10 uomini di etnia Rohingya in Birmania. Un orrore di quello che può essere definito a buon diritto un olocausto che nessuno, però, ancora oggi riconosce. L’elemento usato a loro danno è stato quello di aver impiegato dei documenti coperti dal segreto di Stato per poter raccontare la loro storia. Entrambi sono stati arrestati.

[FOTO da account Twitter del Time]

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