La Gen Z non sa né leggere né scrivere in corsivo. Perché?

Lo ha rilevato Drew Gilpin Faust, insegnante universitaria ed ex presidente di Harvard, basandosi sull'esperienza diretta dei suoi alunni

19/09/2022 di Giordana Battisti

Drew Gilpin Faust, storica statunitense, insegnante ed ex presidente dell’Università di Harvard, ha pubblicato sul The Atlantic un articolo dal titolo La Generazione Z non ha mai imparato a leggere il corsivo. Faust racconta di aver scoperto tenendo un corso universitario che gli appartenenti alla Generazione Z non hanno mai imparato a leggere né a scrivere in corsivo e di essere rimasta stupita da questa scoperta.

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Perché la Gen Z non conosce il corsivo?

Gli studenti hanno condiviso quindi la propria esperienza riguardo all’approccio con il corsivo con la loro insegnante. È così che Faust ha scoperto perché i suoi studenti non conoscessero il corsivo: nel 2010, il corsivo è stato omesso dai nuovi standard nazionali di base comuni per l’istruzione primaria e secondaria (new national Common Core standards for K–12 education). In quel periodo il crescente utilizzo dei computer portatili e l’insegnamento dell’utilizzo delle tastiere di dispositivi come computer o tablet iniziava a sostituire e a rendere superfluo l’insegnamento del corsivo. Nonostante in molti si siano opposti all’eliminazione dell’insegnamento e dell’utilizzo del corsivo nei programmi scolastici, sembra che la pratica di scrivere a mano sia destinata comunque a scomparire. «La scrittura è, dopo tutto, una tecnologia e la maggior parte delle tecnologie prima o poi viene superata e sostituita», scrive Faust nel suo articolo.

La decisione di limitare fino ad eliminare l’utilizzo del corsivo ha avuto delle conseguenze rilevanti sul percorso formativo di molti degli studenti interrogati sul tema da Faust. Molti non sanno leggere i manoscritti e devono quindi scegliere di studiare delle materie che non prevedono la lettura o la consultazione di fonti e testi scritti a mano ma solo stampati. La scrittura a mano non fa parte neanche della vita privata dei giovani che scrivono diari, liste della spesa o scrivono anche lettere ma servendosi comunque dello smartphone o del laptop. Molti di loro sono quindi costretti a chiedere a chi sa leggere e scrivere il corsivo di leggerlo per loro e questo accade, per esempio, anche quando i professori lasciano delle note scritte a mano sui lavori prodotti dagli studenti.

La digitalizzazione della scuola è un processo in atto e che porterà alla riduzione dell’utilizzo della carta stampata e anche della pratica di scrivere a mano, ma le conseguenze della perdita di questa capacità sono ben evidenziate nell’articolo di Faust e andrebbero tenute in considerazione. D’altronde, la GenZ ha dimostrato di saper parlare in corsivo, facendolo diventare un trend che non ha risparmiato neanche Alexa.

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