Com’è andata a finire la storia del Sole 24 Ore che definiva Genovese «un vulcano di idee per ora spento»
L'articolo è stato modificato, anche grazie a un fronte interno di giornalisti che hanno chiesto un cambio di passo
15/11/2020 di Gianmichele Laino
Quando è scoppiato il caso Genovese sul Sole 24 Ore hanno pensato bene di introdurre la sua figura in questo modo: «Un vulcano di idee che, per il momento, è stato spento». Accezione positiva (il vulcano di idee, ovviamente) e anche quella sorta di rammarico sottinteso per il fatto che un soggetto di così tanta verve imprenditoriale sia stato in qualche modo fermato dall’inchiesta giudiziaria che lo vede protagonista (il vulcano di idee, per ora, è stato spento). L’articolo di Roberto Galullo, successivamente, andava avanti descrivendo il momento della sua laurea alla Bocconi e la successiva attività imprenditoriale del fondatore di Facile.it.
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Genovese sul Sole 24 Ore, la storia dell’articolo
Per arrivare all’inchiesta giudiziaria che lo coinvolge (e stiamo parlando di ipotesi di reato assolutamente gravi: l’uomo è accusato di aver sequestrato, violentato e seviziato, dopo averla drogata, una diciottenne, durante un festino a casa sua) ci è voluto un bel po’. Inevitabili le proteste sui canali social e in rete, dal momento che una testata autorevole come Il Sole 24 Ore si sia lasciata andare a un’introduzione così benevola di una persona accusata di reati così gravi.
E queste proteste, a quanto pare, hanno fatto breccia, aprendo anche un fronte dentro la testata. La comunicazione del blog interno Alley Oop, ad esempio, ha portato alla modifica dell’introduzione dell’articolo (l’ultima modifica risale alla serata del 14 novembre) che adesso compare così sul web (anche se il vecchio cappello resta ancora nel sommario dell’anteprima su Google):
Alberto Maria Genovese, 43 anni, imprenditore napoletano lombardo di adozione, è stato fermato con l’accusa di violenza sessuale il 7 novembre 2020 in una storia che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuovi terribili particolari.
Le società in cui è presente come socio, amministratore o consigliere restano e sono tante.
I media lo ricordano, giustamente, come il fondatore di Facile.it, un colosso nel campo delle assicurazioni, che però ha venduto nel 2014 per oltre 100 milioni al fondo Oakley al quale nel 2018 si è affiancato il fondo svedese Eqt. Non ha più nulla a che fare con Facile.it da ben sei anni.
Genovese sul Sole 24 Ore, la posizione del blog Alley Oop
«Nei giorni scorsi un articolo pubblicato sul sito del Sole 24 Ore come profilo dell’imprenditore Alberto Genovese e delle sue attività ha destato lo sconcerto e l’indignazione nostri e di tante lettrici e lettori – si legge in un post sulla pagina Facebook di questo progetto interno al quotidiano di Confindustria -. L’articolo è stato modificato e aggiornato sulla base degli sviluppi dell’inchiesta a dimostrazione che esistono gli anticorpi anche interni alle redazioni per cambiare la narrazione intorno ai casi presunti o accertati di violenza sulle donne».
Dopo circa 5 giorni dalla sua pubblicazione, dunque, l’articolo di Genovese sul Sole 24 Ore è stato modificato. Ma è una riflessione importante da fare su come il mondo del giornalismo attuale tratti i casi di violenza sulle donne e di come sia giusto scriverne. Non sono mancati i casi (si pensi anche all’ultimo episodio di Carignano, dove l’uomo che si è ucciso dopo aver sterminato il resto della sua famiglia è stato descritto, in un articolo del Corriere della Sera, come un instancabile lavoratore) in cui la narrazione è stata molto deficitaria. Ma quando ci si rende conto dell’errore e si fa un passo indietro (anche se in ritardo) è sempre un buon segnale.