Il contributo delle Gallerie degli Uffizi alla storia di internet in Italia | RAM – La rete a memoria

Presentiamo la dodicesima puntata di un nuovo format di Giornalettismo: una serie di conversazioni in vocale con i protagonisti che hanno dato la loro impronta a internet in Italia

27/04/2022 di Enzo Boldi

A tu per tu con i protagonisti della rete. È quello che si prefigge di fare il nostro format RAM – La rete a memoria. Nel corso di diverse puntate – disponibili anche sulla pagina Instagram di Giornalettismo -, si proporranno delle conversazioni con i protagonisti della storia di internet in Italia. L’idea è quella di un racconto attraverso una semplice conversazione via app di messaggistica, con gli intervistati che rispondono alle nostre domande con dei messaggi vocali. Un modo per entrare in empatia con chi – di solito – sta sempre oltre lo schermo del nostro pc. Il ciclo di puntate si continua con questa nostra intervista ad Alejandra Micheli e Tommaso Galligani che curano il progetto TikTok delle Gallerie degli Uffizi di Firenze. 

L’arte parla con la sua bellezza, con i suoi messaggi racchiusi all’interno di dipinti, statue altre opere di vario tipo. L’arte vive di mostre ed esposizioni al grande pubblico per mostrare tutta la sua storica magnificenza. E l’arte, per tutti questi motivi, deve essere fruibile a tutti, anche alle persone che vivono lontano dai luoghi in cui tutto ciò avviene dal vivo. Ed è per questo che le Gallerie degli Uffizi di Firenze ha deciso di compiere un primo piccolo grande passo in questa direzione, sbarcando sul social più in voga nella Generazione Z: TikTok.

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Alejandra Micheli e Tommaso Galligani che fanno parte del team che cura il progetto, hanno spiegato a Giornalettismo come l’obiettivo sia quello di parlare ai giovani. E per farlo, l’arte non può che «adottare i loro linguaggi e i loro codici». Ed è qui che scende in campo TikTok. Con una comunicazione fresca, sobria e al passo con i tempi, le Gallerie degli Uffizi lavora quotidianamente per offrire ai follower un racconto della bellezza per immagini sotto un’altra luce. E l’esperimento, ormai consolidato, mostra il suo successo in termini di numeri. Ogni giorno, infatti, migliaia di giovani interagiscono il profilo ufficiale @UffiziGalleries su TikTok.

Gallerie degli Uffizi, il primo Museo italiano su TikTok

Non può mancare, ovviamente, la chiave ironica, come spiegato da Tommaso Galligani. E l’esperienza delle Gallerie degli Uffizi su TikTok è la testimonianza diretta di come si possa raccontare la storia dell’arte (e le bellezze contenute all’interno dalla struttura fiorentina) mettendo da parte i cliché formali, ma mantenendo sempre quell’aura di cultura che pervade da ogni singola immagine o video pubblicato sul social. E i giovani hanno apprezzato questa svolta social, come spiega Alejandra Micheli: «I giovani hanno reagito in modo stupendo a questa nostra iniziativa e tanti di loro, poi, sono venuti a Firenze per vedere dal vivo i protagonisti dei nostri video». Un coro unanime di consensi, apprezzamenti e applausi. Lo stesso coro con cui il team TikTok delle Gallerie degli Uffizi risponde alla domanda «Ritenete di aver fatto fare un piccolo passo all’uso di Internet e dei social in Italia?»: «Non esageriamo, è stato un piccolo passo per le Gallerie degli Uffizi, ma un grande passo per l’umanità».

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