Il contributo di Giacomo Bruno alla storia di internet in Italia | RAM – La rete a memoria

Presentiamo la decima puntata di un nuovo format di Giornalettismo: una serie di conversazioni in vocale con i protagonisti che hanno dato la loro impronta a internet in Italia

13/04/2022 di Martina Maria Mancassola

A tu per tu con i protagonisti della rete. È quello che si prefigge di fare il nostro format RAM – La rete a memoria. Nel corso di diverse puntate – disponibili anche sulla pagina Instagram di Giornalettismo -, si proporranno delle conversazioni con i protagonisti della storia di internet in Italia. L’idea è quella di un racconto attraverso una semplice conversazione via app di messaggistica, con gli intervistati che rispondono alle nostre domande con dei messaggi vocali. Un modo per entrare in empatia con chi – di solito – sta sempre oltre lo schermo del nostro pc. Il ciclo di puntate si continua con questa nostra intervista a Giacomo Bruno, soprannominato “il papà degli e-book”.

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Un tempo i libri cartacei erano tutto, ma da qualche anno le case editrici non investono più solo nel cartaceo, ma anche, e soprattutto, nel digitale. La nascita degli e-book risale, oramai, a tantissimi anni fa, cioè al 1971, quando l’informatico Michael Hart diede vita al Progetto Gutenberg – una biblioteca elettronica che riproduceva i libri stampati per contrastare l’analfabetismo e promuovere la letteratura -, ma è solo nel nuovo secolo che i libri in formato digitale approdano nel nostro paese. Il merito va a Giacomo Bruno, che nel 2002 portò gli e-book in Italia. In questa puntata del nostro format RAM abbiamo deciso di intervistare Giacomo Bruno, il «padre degli e-book» secondo Il Corriere della Sera, Forbes, e altri, nonché fondatore della casa editrice Bruno Editore, specializzata in libri di formazione, di crescita personale, professionale e finanziaria.

Giacomo Bruno, il «papà degli e-book» in Italia

Bruno, dopo aver pubblicato il suo primo libro in e-book, ha fondato la Bruno Editore, portando gli e-book in Italia nel 2002: «è stata un’intuizione, un’ispirazione». Nella vita come editore, Bruno ha pubblicato più di 700 libri di imprenditori e di professionisti che hanno deciso di usare un libro come strumento di marketing per farsi conoscere, per creare autorevolezza e per aumentare il numero dei propri clienti. Bruno ci ha raccontato come mai ha deciso di pubblicare libri in digitale, quindi in formato e-book, in quanto grande appassionato di lettura, di libri: «quando compravo libri, parliamo di vent’anni fa, quindi prima che Amazon arrivasse in Italia, io compravo da Amazon e mi arrivavano dopo 2/3 settimane, finché non ho scoperto dei siti che vendevano in formato e-book e, quando hai voglia di imparare qualcosa, hai fretta di imparare, li vuoi subito, e l’e-book ha risposto a questa mia domanda e, così, quando ho pubblicato i nostri primi libri, sono stati in formato digitale».

Quali sono le iniziative digitali della Bruno Editore? «La nostra casa editrice, la Bruno Editore, è specializzata proprio nell’aiutare professionisti e imprenditori. Immagina proprio che, oggi, il libro sia il tuo biglietto da visita, quindi presentarsi con un libro che parla di te, della tua storia, delle tue esperienze, dei tuoi successi, anche dei tuoi fallimenti, delle tue sfide, ma soprattutto di quante volte ti sei rialzato. Ecco, andare a condividere le proprie competenze con i potenziali clienti, significa creare autorevolezza, farsi conoscere, crearsi subito una grande reputazione».

In che modo internet facilita la pubblicazione di libri? «Sicuramente Internet, il digitale, così come Amazon stesso – che è il più grande e-commerce al mondo -, facilitano la pubblicazione di nuovi libri. Non si passa più necessariamente dall’editore tradizionale che ti fa aspettare un anno, due anni, che ti sottopaga i diritti d’autore, no! Puoi fare tutto in autonomia, puoi lavorare sul marketing, diciamo che c’è una possibilità per tutti di farsi conoscere. E, soprattutto, nella chiave in cui noi lavoriamo con gli e-book e, addirittura, li lanciamo gratis, ci permettere questo di raggiungere veramente migliaia e migliaia di persone. Quindi, sicuramente il digitale ed internet facilitano la pubblicazione.

Quale contributo pensa di aver dato allo sviluppo di internet in Italia? «Lavoro nel marketing ormai da 25 anni, era il 1997 quando ho comprato il mio primo computer durante la laurea in Ingegneria, e da allora ho dato una bella spinta sicuramente al digitale e sicuramente all’editoria digitale. Sono stato un po’ il nemico dell’editore tradizionale per tanti anni finché, poi, non hanno accettato l’idea che il digitale ormai fosse esploso, che l’e-book avesse superato il libro cartaceo. Quindi, sicuramente abbiamo dato una grande spinta agli italiani che leggono, che in teoria sono pochi, ma quando parliamo di e-book, in particolare di e-book di formazione, sono veramente tanti».

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