Il contributo di Sergio Benoni e Radio X alla storia di internet in Italia | RAM – La rete a memoria

Presentiamo la sesta puntata di un nuovo format di Giornalettismo: una serie di conversazioni in vocale con i protagonisti che hanno dato la loro impronta a internet in Italia

09/03/2022 di Enzo Boldi

A tu per tu con i protagonisti della rete. È quello che si prefigge di fare il nostro format RAM – La rete a memoria. Nel corso di diverse puntate – disponibili anche sulla pagina Instagram di Giornalettismo -, si proporranno delle conversazioni con i protagonisti della storia di internet in Italia. L’idea è quella di un racconto attraverso una semplice conversazione via app di messaggistica, con gli intervistati che rispondono alle nostre domande con dei messaggi vocali. Un modo per entrare in empatia con chi – di solito – sta sempre oltre lo schermo del nostro pc. Il ciclo di puntate si continua con questa nostra intervista a Sergio Benoni, fondatore di Radio X.

È uno dei pionieri di Internet. Di quel web in continua evoluzione, di quella rete dinamica che cambia di giorno in giorno e prosegue spedita nel suo cammino fatto di novità e innovazione. E quella realizzata nel 1995 da Sergio Benoni è un’enorme pietra miliare che ha influenzato l’internet che abbiamo conosciuto ieri, che conosciamo oggi e che le generazioni future conosceranno nel domani. Perché è anche grazie a lui che l’Italia è entrata a far parte della storia di Internet a livello internazionale, con la fondazione di una realtà di grande successo ancora oggi: Radio X.

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Ci troviamo in Sardegna, a Cagliari nel 1995. Sergio Benoni,  giornalista e speaker radiofonico (tra le sue tante passioni e attività) decide di mettere in pratica tutta quell’esperienza accumulata negli anni precedenti – con Italia Video Online, il primo ISP (Internet Service Provider) nato nel 1994, per cui ricopriva il ruolo di direttore editoriale e responsabile del portale – andando a colmare quel vuoto che, in realtà, diventerà un tassello fondamentale per l’evoluzione del web in Italia e in Europa: Radio X.

Radio X, la prima radio online d’Italia e d’Europa

Si tratta, infatti, della prima Webradio europea che – negli anni successivi – diede un rapido impulso all’evoluzione delle trasmissioni via web a livello internazionale. D’altronde, come ha spiegato Sergio Benoni ai microfoni di Giornalettismo, in quegli anni la Sardegna era un vero e proprio laboratorio per quel che riguarda tutte le iniziative e le novità che coinvolgevano quella rete in continuo divenire. Un piccolo grande centro del mondo fatto di curiosità per quelle dinamiche online che – oggi – sono diventate di uso e consumo comune. A tutte le latitudini.

Il racconto di Sergio Benoni, il fondatore del progetto

Radio X è stato uno dei primi passi fatti da Benoni (insieme a Italia Video Online) che poi ha proseguito nel suo lavoro collaborando anche con un’altra grande azienda sarda: Tiscali. Ma la Radio (la “R” maiuscola non è un errore) è stata sempre la sua grande passione e lui, anche oggi, continua a trasmettere da Cagliari. «Musica e innovazione», questi sono i due concetti-chiave di cuoi ci ha parlato Sergio Benoni nella sua intervista, conditi da un’altra parola fondamentale per chi fa questo mestiere: interazione: «Ci è sempre piaciuto e ci piace ancora coinvolgere il più possibile il pubblico. Oggi è addirittura diventata uno spazio pubblico, un luogo fisico nella città di Cagliari dove la gente può intervenire in diretta nei nostri programmi».

Una radio online (la prima in Europa) che non si è mai fermata. Benoni ha raccontata a Giornalettismo dell’altro progetto – nato nel 1999 in collaborazione con Tiscali – chiamato MusiX: un portale in cui non solo si vendeva musica online, ma anche gli eventi live. E da lì nacquero grandissime collaborazioni internazionali (citiamo, tra i tanti, il grande Peter Gabriel) con l’utilizzo di innovative piattaforme web. Una continua evoluzione che hanno reso lui e Radio X due tasselli fondamentali della storia di Internet in Italia (e non solo). E, come ha spiegato a Giornalettismo, lo ha fatto divertendosi.

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