Le amicizie pericolose del ministro Fontana: vicino a esponenti neonazisti
05/08/2018 di Redazione
C’è di tutto nell’elenco delle amicizie del ministro per la Famiglia Lorenzo Fontana. Si passa dalle frequentazioni nella curva del Verona – notoriamente legata ad ambienti dell’ultradestra -, fino ad arrivare a Forza Nuova e a movimenti dell’estrema destra neonazista. Il tutto testimoniato da fotografie, scambi di lettere e partecipazione a convegni.
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Fontana amico neonazisti, i vari contatti
In un’inchiesta del Fatto Quotidiano si prova a ricostruire i suoi legami. Lorenzo Fontana è senza dubbio noto per la sua vicinanza al cattolicesimo integralista che, in alcuni casi, sfocia in vere e proprie derive dell’ultradestra. Nel caso del Verona Family Day svoltosi nel 2015, infatti, la partecipazione a questo evento organizzato in contrapposizione al Pride, erano presenti – in una stessa foto – l’allora parlamentare europeo Fontana e Luca Castellini, leader locale di Forza Nuova.
Non solo. Sempre l’eurodeputato Fontana, secondo il Fatto Quotidiano, partecipò attivamente al convegno organizzato da Fortezza Europa, un movimento neonazista fondato da Yari Chiavenato, dopo che quest’ultimo era fuoriuscito da Forza Nuova. Il 30 novembre 2017, Fontana si occupò dei saluti iniziali della manifestazione, insieme al consigliere comunale Andrea Bacciga, che qualche giorno fa – ad esempio – aveva salutato con il braccio teso alcune donne che protestavano contro i finanziamenti alle associazioni anti-abortiste.
Fontana amico neonazisti, incroci passati e recenti
Inoltre, tramite il suo assistente Vito Comencini, Lorenzo Fontana ha ricevuto una lettera dai militanti di Forza Nuova che sarebbe stata scritta dal loro leader nazionale Roberto Fiore, desideroso di mettersi in contatto con Matteo Salvini. L’occasione per questo scambio è stato il recente Vinitaly.
Insomma, dietro alle dichiarazioni sull’abolizione della legge Mancino e dietro alle recenti prese di posizione estreme su omosessualità e aborto da parte del ministro della Famiglia, c’è un retroterra fatto di incroci – anche solo ambientali – con gli esponenti della destra estrema. Il ministro Lorenzo Fontana rappresenta senz’altro l’ala più di destra del governo Lega-M5S.