Eurochiamami: la rivista che favoriva la prostituzione

DOVE STA IL REATO? – Sgomebraimo il campo da ogni dubbio: l’annuncio proposto da una prostituta non è un reato. Se una donnina decide di pubblicizzare la sua attività su riviste specializzate non commette nulla di illegale. Il reato in questo caso sta nella costruzione di una rete di consulenze per pubblicizzare gli incontri. Avete presente la storia di Papi e Tarantini? L’uomo d’affari barese procacciava le clienti a pagamento per Sua Emittenza e i suoi amici. Questo è favoreggiamento della prostituzione. Avete presente Lele Mora ed Emilio Fede, i quali raccoglievano le starlette desiderose di una comparsata in tv e qualche migliaio di euro per partecipare alle “cene eleganti” dello stesso soggetto? Ecco, questo è favoreggiamento della prostituzione.

VETRINA O NO? – Parliamo della stessa cosa. Eppure va sottolineato come Eurochiamami, nel suo sito spiegava benissimo che aveva il solo compito “di pubblicare annunci di escort e accompagnatrici, non ha rapporti diretti verso terzi o visitatori ed annunci escort/accompagnatrici presenti sul sito”. Insomma, secondo il disclaimer Eurochiamami era solo una vetrina, nessun agente, nessun intermediario. Eppure le indagini hanno testimoniato come non fosse vero. In questo momento il sito è stato oscurato dall’autorità giudiziaria, ma grazie ai potenti mezzi della Internet Wayback Machine è possibile verificare la veridicità di queste parole.

LE TARIFFE – Le indagini hanno anche dimostrato che il tariffario procurava un giro d’affari notevole. La tariffa minima era di 250 euro al mese. A seconda della visibilità si poteva arrivare fino a 1000 euro, la maggior parte dei quali in nero, ritirati di persona dagli emissari della rivista o caricati su carte prepagate. Ovviamente i “procacciatori” trattenevano una percentuale. E dire che il sito continuava la sua presentazione sostenendo che non era stato realizzato a scopo di lucro ma che si prefiggeva di facilitare la nascita di relazioni intime, sentimentali, amichevoli o amatoriali, per pura libertà di espressione mentale o sessuale.

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