Dall’idea alla sua realizzazione, passando per l’e-commerce. Intervista a Dana Topliceanu, fondatrice dell’e-commerce Da, Na.

Dana Topliceanu ha creato e gestisce Da, Na.: uno shop online per vendere borse di tela e astucci con delle stampe che riguardano la salute mentale. Il suo obiettivo è anche sensibilizzare e creare una community di persone attente a questo tema

14/02/2023 di Giordana Battisti

Dana Topliceanu ha creato e gestisce Da, Na.: un e-commerce attraverso cui vende borse di tela e astucci con delle stampe che riguardano la salute mentale. Nel 2021, prima di aprire lo shop online, Topliceanu ha iniziato a pubblicare dei video su TikTok nei quali parlava di salute mentale e soprattutto di problemi legati all’ansia, basandosi sulla propria esperienza personale. Come scrive sul sito Web del brand: «Se un mio video avesse potuto aiutare anche solo una persona nel mondo mi sarei sentita soddisfatta». L’obiettivo, sia nel caso dei video sia nella decisione di aprire uno shop online, è quello di evitare che le persone che hanno problemi di ansia si sentano sole. I video e il brand sono quindi parte di un progetto più ampio: la creazione di una community consapevole che la salute mentale è un tema di cui si deve parlare e che può essere affrontato affidandosi ai medici e ai professionisti della salute mentale. Da, Na. è una sorta di abbreviazione della frase: “Dear Anxiety, Never Again” (“Cara ansia, mai più”).


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Come nasce l’idea di Da, Na. e come si crea e gestisce un e-commerce?

L’idea di creare un brand nasce dall’esperienza di Topliceanu come creatrice di contenuti sui social e in particolare su TikTok. I suoi video, incentrati su temi come i disturbi d’ansia e la salute mentale più in generale, venivano guardati da molte persone che riuscivano a rispecchiarsi in alcune delle situazioni rappresentate nei video e proprio l’interazione con questi utenti ha spinto Topliceanu a pensare di «creare qualcosa che fosse di più di un video da pubblicare online». «Il progetto è nato nella mia mente ad aprile del 2022 ma prima di aprire l’e-commerce sono passati dei mesi: ho aperto lo shop online a ottobre perché aprire un e-commerce non è così immediato come sembra», spiega. In effetti non è difficile rendersi conto di quanto gli e-commerce siano una realtà sempre più diffusa al giorno d’oggi: soprattutto attraverso i social ci si rende conto che esistono molti progetti diversi e che molte persone, soprattutto giovani, decidano di creare un brand e iniziare a vendere dei prodotti online. Ci sono delle regole per farlo e il processo è più complicato se non si ha molta disponibilità economica per finanziare la propria idea. «Per aprire un e-commerce è obbligatorio avere una Partita IVA, ma aprirla ha dei costi e questa è una decisione difficile da prendere. Ho lavorato come commessa per investire parte dei soldi che guadagnavo nel progetto del brand e prima di aprire la Partita IVA ho provato a proporre alcuni dei prodotti che avevo creato su Vinted, per essere sicura che potessero piacere e il progetto potesse funzionare», dice.

«Per quanto riguarda la creazione del sito Web, avevo due opzioni: potevo rivolgermi a un web designer, ma questo avrebbe avuto dei costi elevati, oppure potevo affidarmi a Shopify, che ha dei costi inferiori». Shopify è una società canadese che consente, attraverso dei piani di abbonamento, di creare dei siti Web di e-commerce senza avere particolari competenze informatiche. «Ovviamente un web designer potrebbe personalizzare il sito in modo migliore ma se il budget per iniziare è limitato, Shopify è una situazione ottimale». Attualmente Topliceanu produce alcuni prodotti artigianalmente, collabora con una grafica che si occupa delle stampe dei tessuti e si occupa di tutti gli aspetti che riguardano la gestione del sito Web, degli ordini e le spedizioni in autonomia. «Anche per le spedizioni mi sono affidata a un’azienda, Sendcloud, ma avendo maggiore disponibilità economica in futuro sottoscriverò dei contratti direttamente con le aziende che spediscono in Italia, come Poste Italiane».

Un brand, per crescere, ha bisogno di essere pubblicizzato. A questo fine, TikTok può essere uno strumento utile nel momento in cui un video va virale e raggiunge persone che sono fuori dalla cerchia ristretta delle persone che seguono un account, come che invece accade più difficilmente su altre piattaforme come Instagram. «Per il momento non mi affido a nessuna piattaforma né online né offline per fare pubblicità perché sto investendo su altri prodotti. In futuro mi rivolgerò a degli influencer con un target in linea con il brand per sponsorizzarlo, perché credo che il marketing offline ad oggi non funzioni come l’influencer marketing».

«È possibile iniziare da zero e da un budget limitato per aprire un e-commerce ma non si deve correre il rischio di credere che farlo sia così semplice o addirittura non abbia dei costi: in realtà ci sono regole e leggi che ovviamente bisogna rispettare», conclude.

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