Dopo 3 settimane e oltre 200 violazioni: Dubai si avvia alla chiusura

La decisione, dopo i "bagordi"

21/01/2021 di Gabriele Parpiglia

Vergogna. Da questo sito abbiamo denunciato proprio nelle ultime tre settimane i continui spostamenti dall’Italia a Dubai dove da ogni singolo video, ogni singola azione dei nostri connazionali era un ritorno alla vita normale, come se il Covid non ci fosse mai stato. Abbiamo provato anche a raccogliere i pareri delle “nostre” influencer per capire le motivazioni lavorative che le hanno portate a Dubai.

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In cambio abbiamo ricevuto silenzio, risposte fasulle (dovevo fare uno shooting fotografico, ndr), o silenzio e in un caso, quello di Elisia Todesco alias Taylor Mega anche la lettera di un avvocato, solo perché le avevamo chiesto un’intervista e le motivazioni del perché fosse a Dubai (il suo avvocato afferma per una campagna pubblicitaria, ndr). Ora però dagli Emirati Arabi, l’ufficio Media ufficiale del Governo (Dubai media Office), attraverso il Dipartimento Ministeriale per il Turismo e Commercio di Dubai nero su bianco quello che noi denunciavamo da tempo ovvero: «A seguito di continue ispezioni delle autorità sanitarie sulle attività di intrattenimento nell’emirato di Dubai, a partire da oggi 21 gennaio, tali attività sono sospese fino a nuovo ordine».

Dubai

Dubai chiude, a scoppio ritardato

Tradotto in parole povere tutte le discoteche e ristoranti con eventi live sono chiusi – tali locali sono ubicati solo all’interno di Hotel, unici posti autorizzati ad una licenza alcolica. In teoria. In pratica abbiamo visto ben altro. Chiunque abbia commesso la leggerezza di fregarsene del momento drammatico che l’Italia sta vivendo, delle vittime, di chi lavorava e ora non lavora più; dovrà passarsi una mano sulla coscienza sempre se ce l’ha. Questa scelta ovviamente drastica è dovuta all’incremento dei casi – positivi da Covid. Solo ieri a Dubai su 162 mila test, 3506 casi positivi. Un numero elevatissimo per un luogo che era sotto i 1000 casi prima delle “vacanze – lavoro”. In tutto negli Emirati oggi si contano 263.729 casi.  Proprio come noi annunciavamo e prevedevamo mentre loro cantavano e ballavano sui social , mostrandosi, fregandosene di tutto e di tutti.

Ps: per la cronaca uno shooting fotografico si poteva realizzare in qualsiasi parte d’Italia, oggi con l’evoluzione e la tecnologia si sarebbe potuto aggiungere come sfondo la sabbia, il mare o il deserto di Dubai. Idem per quanto riguarda la certificazione: “Motivi di lavoro – servizio fotografico”. Il giochetto è semplice. Basta indossare un costume , postarlo sui social, e scrivere che è una promozione pubblicitaria. Come un semplice selfie… che questa volta però “giustifica” una vacanza. Speriamo che chi di dovere indaghi su questa ennesima presa per il culo.

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