Meta ha finalmente spiegato l’algoritmo di Facebook e Instagram

Con l'arrivo effettivo del Digital Service Act, la holding di Mark Zuckerberg ha ripristinato la possibilità di visualizzare un feed cronologico

03/09/2023 di Redazione Giornalettismo

Se i reali effetti dell’entrata in vigore del Regolamento europeo sui servizi digitali sono ancora difficili da percepire, una prima conseguenza dell’avvio dei controlli ai sensi del DSA è già visibile a occhio nudo. Seguendo la linea della trasparenza (imposta dalla Commissione UE) e dell’aggiornamento di alcune dinamiche sulle principali piattaforme, Meta è stata “costretta” a rivelare i segreti del funzionamento degli algoritmi che alimentano Facebook e Instagram.

DSA, come Meta ha cambiato Facebook e Instagram

La holding guidata da Mark Zuckerberg, poco prima della scadenza del 25 agosto, ha pubblicato tutto ciò che ha fatto per adeguarsi agli obblighi previsti dal DSA per poter operare in Europa e non incorrere in pesanti sanzioni. E così, proprio mentre è tornata la possibilità di navigare lungo i feed social in ordine cronologico, ecco che vengono svelate quali dinamiche seguono gli algoritmi che per anni hanno “condizionato” la nostra presenza sulle due piattaforme. Algoritmo, abitudini di navigazione e targettizzazione: tre elementi che non possono che far tornare alla mente lo scandalo CambridgeA nalytica e le accuse di Frances Haugen.

Sempre parlando di DSA, Whatsapp non rientra all’interno delle cosiddette piattaforme VLOP. Anche lei, però, dovrà rispettare determinati obblighi che si estendono anche a tutte le altre applicazioni di messaggistica istantanea. Dunque, anche Telegram. E non può che tornare alla mente il recente avvertimento del Garante Privacy sulla condivisione dei video dello stupro di Palermo attraverso questi servizi digitali. Esattamente come indicato nel nuovo Regolamento Europeo.

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