La folle spiegazione dell’uomo che ha spinto una donna sotto la metro: «Me l’ha detto il Vaticano»

28/01/2018 di Redazione

Gli investigatori stavano cercando di capire il perché del folle gesto. Nel pomeriggio di venerdì 26 gennaio, il romano Igor Trotta ha avuto un raptus alla fermata Eur Fermi della metro B di Roma e ha spinto Micaela Castro Pizarro sotto a un treno. L’episodio – che è costato alla donna, una badante peruviana di 47 anni – è stato subito etichettato dagli investigatori come frutto del gesto di un folle. Ma ciò non ha impedito agli inquirenti di chiedere ulteriori spiegazioni a Trotta.

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DONNA SOTTO METRO B, LA TESTIMONIANZA DELL’AUTORE DEL FOLLE GESTO

La sua testimonianza, però, è stata davvero sconcertante: «Ho dovuto spingere quella donna. Me lo hanno detto dal Vaticano. Credo in Dio e mi è arrivata una richiesta dai suoi emissari». Ovviamente, si tratta di un discorso che non ha un minimo di corrispondenza con la realtà e che può essere a buon diritto essere classificato come la farneticazione di una persona non troppo stabile dal punto di vista emotivo.

Secondo quanto raccolto dagli investigatori, infatti, l’uomo – che è stato identificato grazie alle telecamere presenti all’interno della linea metropolitana romana, le cui immagini sono state incrociate con i dati dell’abbonamento della persona in questione – sarebbe affetto da una psicosi paranoica. Fino a questo momento, non aveva avuto precedenti penali. Quando ha spinto l’ignara vittima sotto a un treno della metropolitana indossava un giaccone rosso.

DONNA SOTTO METRO B, LE CONDIZIONI DELLA VITTIMA

«Ci siamo scritte poco prima dell’incidente – aveva dichiarato un’amica della badante peruviana -. Non so chi potrebbe averle fatto del male. Ora voglio solo andare a trovarla in ospedale». La Pizarro, che si trova al San Camillo, ha subito l’amputazione della mano e le sue condizioni, al momento, sono stazionarie.

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