Per Trump, il più alto numero di casi di coronavirus negli Usa è una «medaglia d’onore»
20/05/2020 di Gianmichele Laino
Per Donald Trump anche il primato del maggior numero di casi al mondo di coronavirus può essere un qualcosa che, in un modo o nell’altro, debba essere festeggiato. Il tutto nella retorica della campagna elettorale per le presidenziali di novembre, appuntamento imprescindibile per la geopolitica mondiale. Per evitare che il coronavirus possa interferire in maniera negativa con la sua campagna, Trump prova la strada della narrazione positiva. Così, diventa un dato importante – definito addirittura una «medaglia d’onore» – il fatto che gli Stati Uniti abbiano il più alto numero di casi di Covid-19 in tutto il mondo.
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Donald Trump e il numero alto di casi negli Usa che è una medaglia d’onore
Nel corso di un punto stampa, infatti, il presidente degli Usa ha affermato: «Noi abbiamo testato 14 milioni di persone e abbiamo trovato il più alto numero di casi in tutto il mondo. Io penso che non sia una cosa necessariamente negativa, anzi, in un certo modo è una cosa positiva. Se noi avessimo testato solo un milione di persone, avremmo trovato meno casi di coronavirus. È una medaglia d’onore».
Trump says the U.S. having the most COVID-19 cases in the world is “a badge of honor”:
“I don’t look at that as a bad thing. I look at that, in a certain respect, as being a good thing. Because it means our testing is much better.” pic.twitter.com/1Q7vKt0ybx
— Pod Save America (@PodSaveAmerica) May 19, 2020
Il fatto di testare il più alto numero di persone rappresenta una strategia raccomandata dai massimi organi internazionali. Non per questo, però, significa avere una risposta alla diffusione del virus: il tracciamento può essere valido soltanto se accompagnato da importanti misure di distanziamento sociale che il presidente degli Usa ha sempre rifiutato o limitato. Inoltre, il dato sul maggior numero di test deve essere sempre considerato in base alla popolazione assoluta presente sul territorio degli Stati Uniti. In Italia, ad esempio, oltre 3 milioni di tamponi sono stati fatti su una popolazione di 60 milioni di abitanti. Negli Usa, i 14 milioni di tamponi devono essere considerati su una popolazione di 330 milioni di abitanti. Il rapporto percentuale, come si può facilmente intuire, è piuttosto simile.