Disinformazione in Europa, non solo Covid: aumentano le fake news sulla crisi in Ucraina

Parlando di disinformazione su Russia e Ucraina è importante avere contezza di quali sono le fake news che girano maggiormente e delle ragioni che possono esserci dietro

15/02/2022 di Ilaria Roncone

Oltre al rischio industriale e al rischio cybersicurezza c’è anche un altro rischio – monitorato e di cui si possono fornire dati precisi – legato al conflitto Russia Ucraina e alla crisi che ne deriva e che tocca, in qualche modo, un po’ tutto il mondo. Stiamo parlando della disinformazione su Russia e Ucraina che, come emerge dal report mensile di European Digital Media Observatory (EDMO), si sta moltiplicando e sta assumendo un ruolo di rilievo accanto alle fake news sul Covid che girano in tutti gli stati europei.

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Disinformazione su Russia e Ucraina, gli esempi di fake news che girano in Europa

L’analisi della disinformazione in rete è stata compita da tredici organizzazioni facenti parte del network EDMO che, tramite il loro fact checking, contribuiscono a combattere il fenomeno. Dei 1.025 articoli di verifica scritti a gennaio 2022 quello riguardanti la disinformazione Covid sono stati il 46,5% (percentuale in calo rispetto al mese precedente, quando era pari al 51,5%). Il dato non è legato tanto a un’effettiva diminuzione della disinformazione sul Covid quanto ad alcune situazioni come le elezioni politiche in Portogallo.

Tornando al tema crisi Ucraina Russia, le fake news che girano sono parecchie – alcune più di altre -. Tra le notizie false che vanno per la maggiore su questo tema troviamo: parlando delle tensioni con la Russia, la Germania avrebbe interdetto il proprio spazio aereo ai velivoli britannici che portano equipaggiamento militare in Ucraina (notizia falsa che gira in Polonia); un video che mostra alcuni militari ucraini in preparazione per la guerra contro la Russia (contenuto falso girato in Spagna); un video della BBC che parla dell’esplosione imminente di una guerra atomica (fake news che ha trovato terreno fertile in Portogallo); un montaggio fatto in modo da far sembrare che il conflitto armato tra Ucraina e Russia sia già iniziato (fake news circolata in Spagna).

Nel report viene specificato che «la portata e la natura di questi casi di disinformazione non sembrano supportare l’ipotesi che si tratti di un’operazione condotta o
sponsorizzata dalla Russia o da altri Stati». La conclusione è che «probabilmente si tratta di casi di click-baiting, che sfruttano un argomento di attualità sui media mainstream».

(Immagine copertina dal rapporto EDMO)

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