Ucraina-Russia, la tensione sale ulteriormente con la svolta politica dei ransomware

Con le tensioni tra Ucraina e Russia a livelli sempre più alti e le ferrovie bielorusse hackerate diventa sempre più chiara la connotazione politica degli attacchi ransomware

26/01/2022 di Ilaria Roncone

Le tensioni tra Ucraina e Russia – offline e anche online a partire circa da metà gennaio – sono in costante aumento. Mai come prima di adesso abbiamo sotto gli occhi la guerra cyber in corso con la consapevolezza precisa del peso che assume, tra interventi della Nato e servizi ferroviari bloccati. Proprio questo è l’ultimo, pesante intervento degli hacktivisti – attivisti hacker – che agiscono con lo scopo di opporsi al regime di Lukashenko e impedire il passaggio fisico delle truppe russe dirette in Ucraina nel territorio bielorusso. Si chiamano Belarusian Cyber-Partisans e hanno dato il via a una vera e propria «campagna cyber» – come l’hanno definita loro stessi – che parte dalle ferrovie bielorusse hackerate.


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Ferrovie bielorusse hackerate per fare pressione sul governo

Sono anni che i cosiddetti hacktivisti creano scompiglio nei sistemi informatici di aziende e governi con il preciso intento di far valere ideali politici e sociali di vario genere. L’attacco è stato condotto e rivendicato dagli autori lunedì 24 gennaio sia tramite Twitter che tramite Telegram, spiegando con precisione gli intenti che ci sono dietro. L’obiettivo è quello di colpire il governo bielorusso allo scopo di creare pressione per la liberazione di cinquanta prigionieri politici, come evidenziato nel tweet, e di prevenire il passaggio delle truppe russe in Bielorussia alla volta dell’Ucraina (una delle mosse con le quali, secondo molti, Mosca si preparerebbe a invadere la Russia). Come prova dell’attacco riuscito gli hacktivisti hanno condiviso gli screenshot che provano l’accesso riuscito ai sistemi di backend delle ferrovie, con tutti i disagi che ne sono conseguiti sia per i dipendenti che per coloro che provavano ad acquistare un biglietto.

Il ransomware come arma politica

Un gesto del genere sottolinea quanto, ormai, i ransomware non siano più soltanto mezzi per ottenere denaro ricattando aziende ma strumenti di pressione politica ai massimi livelli. Come ricostruito da Wired Usa, i ricercatori di cybersecurity non sono ancora riusciti a confermare in maniera indipendente quale tipo di ransomware sia stato utilizzato in questo caso. Finora è emerso che si tratta di un virus del ricatto creato appositamente per questo scopo basandosi, però, su pratiche già conosciute.

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