Cosa sta succedendo all’account di Musk dopo il sondaggio sulle sue dimissioni

La maggior parte degli utenti che hanno risposto al sondaggio del magnate di Tesla ha votato per le sue dimissioni

20/12/2022 di Redazione

«Dovrei dimettermi da capo di Twitter? Mi atterrò ai risultati di questo sondaggio». Recitava così la frase del referendum su se stesso che Elon Musk ha lanciato il 19 dicembre su Twitter. Oltre 17 milioni i votanti, con il 57,5% che ha risposto sì. Da quel momento in poi – se si eccettuano i tweet realizzati mentre il sondaggio era ancora in corso e se si escludono un tweet sulla finale di Coppa del Mondo a cui Musk ha assistito in diretta e i retweet dell’account di Tesla – il silenzio di uno degli uomini più ricchi del mondo sulle sorti del suo social network acquistato appena qualche mese fa è stato assordante. Soprattutto se si considera la media giornaliera dei tweet di Musk, pari solo a quella che veniva mantenuta – ai tempi d’oro – da Donald Trump. Ora le dimissioni di Elon Musk diventeranno realtà?

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Dimissioni Elon Musk e il sondaggio votato dal pubblico di Twitter

Non ha commentato nel dettaglio, limitandosi a scrivere – quando i voti stavano arrivando e lui, dalla sua dashboard, poteva avere il controllo su come stesse andando il sondaggio stesso – un proverbio che recitava: attenzione a quello che desideri, perché potrebbe avverarsi. Gli utenti di Twitter, la famosa vox populi che – tra le altre cose – aveva votato per la reintegrazione di Donald Trump sul social network da cui era stato bannato, si sono espressi per le dimissioni di Musk da numero uno di Twitter. Questo non significa assolutamente che, in seguito a questa manifestazione popolare, Musk venderà la piattaforma appena acquistata, ma semplicemente che – per il pubblico – dovrebbe passare la mano nella sua gestione.

Una indicazione che, tra l’altro, Musk sembrava aver dato nelle settimane immediatamente successive all’acquisto di Twitter, quando aveva dichiarato di non voler essere a lungo il CEO dell’azienda appena rilevata. Probabile che, esattamente come fatto in passato, Musk stia lavorando a una soluzione a sorpresa per risolvere questo stallo nel più breve tempo possibile.

La ex manager di Meta Sheryl Sandberg potrebbe essere – secondo il Financial Times – una delle possibili candidate alla guida di Twitter, esattamente come Sarah Friar che – con Twitter – ha in comune il fatto di aver lavorato per un’azienda di proprietà del fondatore del social network, Jack Dorsey. Un altro colpo di scena, tuttavia, potrebbe essere quello di non dare seguito al sondaggio, di restare in silenzio per qualche tempo, in attesa che il ricordo di questo infelice referendum su se stesso (non è un caso che Matteo Renzi sia stato tra i primi a prendere in giro Musk dopo la diffusione dei risultati del sondaggio) venga lavato via dal passare dei giorni. Nulla delle azioni di Musk è prevedibile, nemmeno negli alti ambienti della finanza mondiale. Certo, se il silenzio su Twitter sarà prolungato, allora ci sarà da preoccuparsi. Forse.

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