La “vox populi” sconfigge Musk: riabilitati gli account dei giornalisti sospesi
Il sondaggio ha bocciato la decisione del Ceo del social di sospendere per 7 giorni i profili dei giornalisti che hanno doxxato la posizione del suo jet privato
17/12/2022 di Enzo Boldi
Elon Musk continua ad avere una strana idea di democrazia social. Prima prende una decisione, poi chiede al “popolo” di utenti di esprimersi sulla “bontà” di quella sua scelta e – in caso di esito negativo – torna sui propri passi. Insomma, un’inversione logica e temporale che ancora una volta non fa altro che creare una grande confusione all’interno del mondo di Twitter. Perché nella notte italiana, il capo di Twitter ha deciso (commentando i risultati di un sondaggio avviato 24 ore prima) di riabilitare gli account dei giornalisti sospesi per aver “doxxato” la posizione e gli spostamenti del suo jet privato.
Unsuspend accounts who doxxed my exact location in real-time
— Elon Musk (@elonmusk) December 16, 2022
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L’esito del sondaggio, la famosa “Vox populi, vox dei” più volte citata da Elon Musk, parla chiaro: la maggior parte degli utenti Twitter hanno chiesto che venissero riabilitati gli account giornalisti sospesi immediatamente (e non tre 7 giorni, come da “pena” decisa dal Ceo dell’azienda). E, di fatto, quei profilo sono stati riabilitati, ma con la precisazione polemica.
The people have spoken.
Accounts who doxxed my location will have their suspension lifted now. https://t.co/MFdXbEQFCe
— Elon Musk (@elonmusk) December 17, 2022
«Gli account che hanno doxxato (rivelato e diffuso dati, anche se il monitoraggio di un aereo è consentito online, ndr) la mia localizzazione vedranno la loro sospensione revocata a partire da questo momento».
Account giornalisti sospesi, Musk li riabilita dopo sondaggio
La decisione di sospendere gli account di giornalisti noti a tutto il mondo – tra loro troviamo Ryan Mac (New York Times), Donie O’Sullivan (CNN), Drew Harwell (Washington Post), Matt Binder (Mashable), Micah Lee (The Intercept), Steve Herman (Voice of America) e tre giornalisti indipendenti i e dei giornalisti indipendenti Aaron Rupar, Keith Olbermann e Tony Webster – faceva parte del nuovo pacchetto di regole di Twitter che, da adesso in poi, non permetterà più (sulla sua piattaforma social) di tracciare gli spostamenti dei jet e dei voli (né di linea, né privati). Per questo motivo tra gli account non riabilitati c’è quello chiamato @elonjet, un profilo specifico dedicato proprio agli spostamenti del jet privato di Elon Musk.