Il fallimento di Diego Fusaro a Gioia Tauro (è arrivato ultimo)
28/05/2019 di Redazione
Una candidatura che era stata al centro di polemiche, poi di critiche anche da parte di opinionisti d’eccezione come Aldo Grasso. Ovviamente opinionisti televisivi e di società, più che di politologi. Perché l’operazione di Diego Fusaro candidato sindaco di Gioia Tauro andava presa per quella che era: un tentativo di operazione mediatica. Miseramente fallito: il filosofo si è piazzato in ultima posizione nella competizione elettorale della città calabrese, riuscendo a strappare soltanto il 2,84% delle preferenze.
Diego Fusaro ultimo a Gioia Tauro
La sfida a Gioia Tauro era tutt’altro che semplice, con cinque candidati in lizza per la carica di sindaco. Alla fine, al ballottaggio sono andati Aldo Alessio (che ha sfiorato la vittoria al primo turno) e Lino Cangemi. L’ennesima conferma che è stato il territorio – con i suoi rappresentanti – ad avere la meglio a Gioia Tauro.
Episodio simile, anche se diverso per la sua portata simbolica, è stata la candidatura di Klaus Davi a San Luca, il comune calabrese che dopo anni è tornato a scegliere il proprio sindaco, dopo che – per tantissimo tempo – un commissario prefettizio ha dovuto supplire alla mancanza di candidati alle amministrative. Anche nel paese di San Luca l’impegno mediatico del candidato è stato messo in secondo piano rispetto alla conoscenza del territorio.
L’esperienza politica di Diego Fusaro in Calabria
Certo, Diego Fusaro ha ottenuto un risultato ampiamente al di sotto delle aspettative. E il suo rapporto con il territorio si era incrinato già dopo la querelle con il partito Calabresi in Movimento, con cui prima aveva collaborato, salvo poi rendersi irreperibile per chi si trovava sul territorio. L’esperienza a Gioia Tauro era chiaramente slegata da questo primo tentativo di esplorare la politica calabrese. Comunque non è stato un successo. Da domani, Fusaro potrà tornare a popolare i salotti televisivi con le sue idee sul turbocapitalismo.
(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)