Di Battista e il sì al Tap: «Il primo a illudermi, giusto attaccarmi»

17/11/2018 di Redazione

Alessandro Di Battista è tornato a parlare di Tap, equilibri di governo e altri aspetti della vita politica italiana.

Di Battista chiede scusa per Tap e attacca Salvini

Intervenuto alla trasmissione ad Accordi e Disaccordi, programma condotto da Andrea Scanzi prodotta da Loft Tv per Discovery Italia, l’ex parlamentare del Movimento 5 Stelle ha detto che sulle parole relative al Tap “M5S avrebbe governato da solo e purtroppo non governa da solo“.

Il riferimento è alle numerose vicende che la Lega ha imposto nell’agenda pentastellata. L’alternativa agli ex nordisti, il Pd, non è mai stata un’opzione per Di Battista: “Il Pd lo reputo il partito più condizionato dalle lobby, che non avrebbe mai accettato il superamento della legge Fornero o di tirare picconate al Jobs Act“.

Ora che le battaglie tra Lega e M5S si fanno sempre più pesanti, l’ultima in ordine di tempo è quella relativa allo smaltimento dei rifiuti in Campania, l’esponente grillino ha garantito “più pressione” per mantenere le promesse elettorali del Movimento 5 Stelle. Sull’ultima polemica di governo Di Battista ha rivolto un chiaro messaggio a Salvini: “Sia leale perché qui nessuno ha voglia di tornare a votare“.

Nessun pentimento, invece, per le parole poco concilianti pronunciate contro i giornalisti e relative all’assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi.

Di Battista approva i pugni chiusi di Danilo Toninelli

Su Facebook Di Battista ha anche commentato l’approvazione del dl Genova:

Ci sono mani e mani. C’è un pugno chiuso mostrato da un Ministro che esulta per essere riuscito a destinare centinaia di milioni di euro a Genova e ci sono mani che si infilano, segretamente, nelle tasche di tutti i cittadini. Pensate se chi oggi si indigna per il pungo chiuso, si indignasse, con la stessa forza, anche per le mani in tasca. Mi riferisco a quelle mani che il Gruppo Benetton ha messo ripetutamente nelle tasche degli italiani. L’ha fatto legalmente perché qualcuno l’ha consentito. Erano mani nascoste, celate, mai volgari, appena uscite dalla manicure. Mani di chi sa sempre comportarsi in pubblico, di chi è sempre politicamente corretto, di chi ha ottimi rapporti con i media che finanzia e con la politica, sia essa di destra o di sinistra. Mani, fino ad oggi, di intoccabili. Che Paese saremmo se i riflettori illuminassero, ogni giorno, quelle mani? Un Paese più giusto, più ricco, più sicuro. Sulla nazionalizzazione delle autostrade occorre accelerare, quelle mani non possono farla franca così come tutti coloro che provano a nasconderle. Malcolm X disse: «Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono”. Aveva ragione…

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