Ricordate quando Di Battista su Facebook esaltava Trump e definiva Obama «golpista»?

Chissà se oggi, alla luce di quanto accaduto e sta accadendo a Washington, l'ex deputato pentastellato avrà cambiato idea

07/01/2021 di Enzo Boldi

A volte ritornano, anche grazie alle tracce lasciate sui social network. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore in quel di Washington, tornano alla mente le parole scritte da Alessandro Di Battista nel dicembre di due anni fa, quando esaltava Donald Trump per la sua politica estera e definiva il suo predecessore, Barack Obama, un golpista. Ora, gennaio 2021, le evidenze sono ben diverse: il Presidente uscente non sarà un golpista all’estero, ma all’interno non ha fatto altro che provocare – tramite messaggi social e non solo – quel tentativo di golpe nato sul web ed esploso a Capitol Hill. Insomma, Di Battista Obama golpista, oggi, si rivela un clamoroso autogol.

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La memoria dei social, inevitabilmente, fa riemergere vecchie posizione attualizzandole. E non c’è nulla di più attuale di questo post pubblicato dall’ex deputato del Movimento 5 Stelle il 21 dicembre del 2018, poco più di due anni fa.

Di Battista Obama golpista, chissà se avrà cambiato idea su Trump

Si parlava di altro, vero. Ma il concetto è quello: Trump sta facendo cose buone, mentre Obama era un golpista. Chissà come si sarà risvegliato questa mattina Alessandro Di Battista guardando le immagini che arrivano da Capitol Hill. Quello che «si sta comportando meglio di tutti», preso da un delirio di onnipotenza, ha aizzato per tantissime settimane i suoi seguaci, con messaggi social, annunci, chiamata alle protese e stupidaggini varie.

Golpe o non golpe

Perché un politico deve essere responsabile dentro e fuori il proprio Paese. E, invece, Trump – quello che «si sta comportando meglio di tutti» – ha deciso consciamente di provocare quel che è successo. E non si tratta solamente dell’ingresso all’interno del Campidoglio (cosa già grave di per sé), ma dell’esito nefasto di quell’assurda protesta nata a causa degli annunci di frode elettorale senza alcuna prova. Ma era Obama, per Di Battista, il golpista.

 

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