De Luca fa arrabbiare Azzolina per la chiusura delle scuole in Campania

Tutte le nuove restrizioni dopo i 1100 contagi della giornata di oggi

15/10/2020 di Redazione

Aveva parlato di nuovo lockdown se in Campania ci fossero stati mille contagi al giorno e soltanto 200 guariti. Oggi, nella regione del sud, la situazione è stata la più complessa dall’inizio dell’emergenza coronavirus. A fronte di 1100 contagi, oggi nella regione si è registrato un numero di guariti pari a 317 unità: per questo Vincenzo De Luca ha deciso di prendere una strada drastica, chiudendo le scuole e le università fino al 31 ottobre. La decisione di Vincenzo De Luca fa arrabbiare Azzolina, il ministro dell’Istruzione. Per la titolare del dicastero di viale Trastevere la decisione è gravissima e inopportuna.

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De Luca fa arrabbiare Azzolina per la chiusura delle scuole dal 16 al 30 ottobre

Ma andiamo con ordine. Vincenzo De Luca ha deciso che dal 16 ottobre – ovvero da domani – fino al 30 ottobre, le scuole saranno chiuse, con la possibilità – tuttavia – di svolgere didattica a distanza. Stessa cosa vale anche per le università e anche per le attività di verifica. Possibili esenzioni solo per gli esami del primo anno dell’università: quelli si potranno svolgere nelle aule, con docenti e studenti.

Non è l’unica restrizione ulteriore che il presidente della Regione Campania ha preso rispetto al dpcm del presidente del Consiglio varato lo scorso 13 ottobre: per quanto riguarda le feste in famiglia, De Luca vieta qualsiasi presenza in casa che non faccia parte del nucleo familiare più ristretto. Dunque, un provvedimento ancora più stringente rispetto ai sei invitati possibili all’interno delle feste private stabilito dal governo.

De Luca e la replica di Lucia Azzolina

Ma è la decisione sulle scuole quella che fa maggiormente discutere. Il ministro Lucia Azzolina è assolutamente contraria alla decisione di De Luca, sebbene presa per limitare la trasmissione del contagio a livello familiare e sui mezzi pubblici. «Sembra ci sia un accanimento del governatore contro la scuola. In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positvo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola».

Tuttavia, De Luca vede il nesso. E parla anche lui di una decisione dolorosa. La Campania non si può permettere un allargamento del contagio.

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