Giorgia Meloni dice che De Luca è troppo impegnato a parlare di lanciafiamme, ma lui è a Mondragone

Il focolaio di Mondragone ha dato le sue prime avvisaglie il 23 giugno, quando la città in provincia di Caserta ha avuto la possibilità di circoscrivere al suo interno una zona rossa corrispondente ai palazzi ex Cirio, occupati per la maggior parte da lavoratori stagionali bulgari. Oggi, però, le tensioni sociali sono esplose tra questi ultimi e i cittadini di Mondragone, dopo la notizia che i positivi al coronavirus sono arrivati a quota 43. Per questo motivo, la destra – da Matteo Salvini a Giorgia Meloni – ha immediatamente attaccato il governatore della Campania Vincenzo De Luca.

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De Luca a Mondragone, mentre la Meloni si chiedeva se stesse pensando al lanciafiamme

«Comunità bulgara Rom in rivolta contro il blocco imposto per evitare diffusione coronavirus – ha scritto Giorgia Meloni -. FDI aveva chiesto invio Esercito. De Luca è troppo occupato a parlare di “lanciafiamme” e insultare avversari politici? C’è bisogno di sicurezza e non di dirette Facebook e proclami politici».

Tuttavia, mentre Giorgia Meloni scriveva queste cose sui social network (non è stata una diretta Facebook, ma un post in tempo reale rispetto all’evoluzione della situazione), Vincenzo De Luca non si occupava dei suoi lanciafiamme, ma si trovava già a Mondragone per monitorare da vicino la situazione: «Circonderemo le cinque palazzine per evitare di mettere in quarantena l’intera città – ha detto De Luca – e il ministro Luciana Lamorgese mi ha assicurato che da questa sera ci sarà anche l’intervento dell’esercito per impedire a qualunque persona di entrare e di uscire dall’area delle palazzine. Poi provvederemo a fare degli screening di massa intorno alla zona rossa. Se dovessimo trovare cento positivi, tutta la città diventerà zona rossa per intero».

Un quadro della situazione molto chiaro e che viene coordinato direttamente dal luogo della crisi: «Siamo qui per verificare che tutto sia a posto – ha detto De Luca -. Non ci faremo trovare impreparati: abbiamo fatto miracoli, spegneremo anche questo focolaio».

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