Criptovaluta.it diventa la prima testata giornalistica crypto in Italia

Il portale ha completato le pratiche di iscrizione presso il Tribunale di Milano

04/11/2022 di Redazione

Un nuovo novo tassello si aggiunge al mosaico di successi inanellati da Criptovaluta.it: pochi giorni fa, infatti, la realtà editoriale guidata dal Direttore Alessio Ippolito ha ottenuto l’iscrizione al Tribunale di Milano in qualità di testata giornalistica. Si tratta del secondo traguardo raggiunto in poco tempo, quello che ha fatto seguito alla registrazione del Marchio di proprietà Criptovaluta.it® in data 5 Settembre 2022: a poco più di un mese di distanza dall’evento la ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore è diventata la prima realtà in Italia con importante storicità nel settore delle tecnologie digitali a depositare i propri dati presso il tribunale di competenza. La società, Partita Iva 14569041008, con sede Legale in via Pola, 11 – 20124 Milano (MI) è ora in possesso della matricola numero 12776/2022 del 10/10/2022 – Num. Reg. Stampa 143.

I primi passi di criptovaluta.it nel campo della divulgazione finanziaria risalgono al 2017, quando sull’onda dell’entusiasmo che stava spingendo Bitcoin ed Ethereum verso risultati fino a quel momento inimmaginabili, ha iniziato a prendere forma il progetto editoriale che tutti oggi nel settore crypto conoscono e apprezzano. Il Direttore Alessio Ippolito si è avvalso fin da subito della collaborazione di professionisti di alto profilo, tra cui emerge la figura dell’analista finanziario Gianluca Grossi, che ad oggi in qualità di Capo Redattore di Testata coordina il Gruppo di lavoro di Criptovaluta.it.

Criptovaluta.it: i motivi del successo

Lo Staff della rivista online rappresenta il cuore pulsante dell’intero progetto: un perfetto connubio tra esperti del settore e analisti riesce a garantire ai lettori aggiornamenti quotidiani, che spaziano dalle notizie più importanti riguardanti l’ecosistema digitale alle valutazioni, e di carattere tecnico e di carattere fondamentale, sugli asset di investimento appartenenti al comparto. Ma sul portale non mancano approfondimenti che spiegano il funzionamento della blockchain e dei vari progetti, e i benefici che deriverebbero da un loro impiego nella vita di tutti i giorni: basti pensare ad esempio alle potenzialità del Metaverso per fini didattici o i molteplici campi di applicazione dei Non Fungible Token.

E sono i numeri, raggiunti in un arco di tempo relativamente ridotto, a testimoniare quanto l’attività divulgativa portata avanti da Criptovaluta.it sia apprezzata dai lettori: le ultime statistiche disponibili, quelle relative al 2021, fanno emergere dei dati, tipici di realtà in forte crescita. L’anno di riferimento si è chiuso con 9 milioni di visitatori (+4712% rispetto al 2020), di cui 2,8 milioni risultano utenti unici (+2100% rispetto al 2020); le pagine consultate si attestano a 12 milioni di unità (+5000% rispetto al 2020) ed il traffico generato ha in prevalenza origine dall’Italia (97%), a certificare l’ottimo posizionamento della rivista rispetto a realtà concorrenti.

Criptovaluta.it: conferme dal web alla tv

Sebbene per il corrente anno non si abbiano informazioni complete sul traffico generato, è innegabile che si faccia riferimento a mesi estremamente positivi, anche in virtù di quanto introdotto in precedenza. Il primo trimestre del 2022 è iniziato subito con il botto: il Gruppo guidato dal Direttore Alessio Ippolito è stato ospite di un prestigioso evento, nella cornice del Festival della Canzone Italiana. In particolare il Consorzio Gruppo Eventi ha organizzato durante il format Casa Sanremo un approfondimento denominato Crypto-Talks, in cui Criptovaluta.it ha avuto il privilegio di introdurre gli spettatori nel mondo della blockhchain e delle tecnologie digitali.

Ad Agosto è stato Twitter ad insignire la testata con un importante riconoscimento: in quell’occasione l’account istituzionale sulla nota piattaforma social ha ricevuto il badge di verifica, una certificazione che testimonia l’autorevolezza di Criptovaluta.it nel settore di competenza sui vari canali di comunicazione, dallo stesso network al web in generale; per fregiarsi della cosiddetta spunta blu è necessario mantenere infatti determinati standard qualitativi, valutati durante un lungo lasso di tempo.

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