Cos’è e come si definisce l’agricoltura digitale

L'agricoltura digitale sta prendendo sempre più piede in un mondo che, per forza di cose, grida alla necessità di procedure più sostenibili

10/03/2023 di Ilaria Roncone

Che cos’è l’agricoltura digitale? Proprio rispondendo a questa domanda iniziamo il monografico di oggi che, anche grazie all’intervento di esperti del settore, mira a inquadrare l’altrimenti detta agricoltura 4.0 nei suoi aspetti finora noti. La definizione agricoltura digitale è, per sua natura, molto ampia e in fase di connotazione.

Quando si legge o si sente dire “agricoltura digitale” occorre sapere che il riferimento fatto è all’utilizzo di tecnologie digitali (automazione, sensori, robot, intelligenza artificiale, Big Data, Internet of Things) in ambito agricolo con lo scopo di migliorare efficienza, sostenibilità e produttività di questo settore. Per capire l’importanza dell’agricoltura digitale occorre sapere che le Nazioni Unite nell’Agenda dello Sviluppo Sostenibile vedono, per il settore agricolo, lo sfruttamento della tecnologia digitale e la robotizzazione come un passo necessario per affrontare quelle che sono le sfide del futuro.

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Agricoltura digitale: cos’è e per cosa viene sfruttata

Una definizione precisa di agricoltura digitale, quindi, non esiste. Di base, si sfruttano quelli che sono i principi dell’Industria 4.0 (uso di tecnologie digitali che permettono l’utilizzo armonico e interconnesso di diversi strumenti e applicazioni con lo scopo di migliorare resa, sostenibilità, produttività del settore) anche nell’ambito agricolo.

I benefici possono andare al di là delle operazioni colturali stesse ed estendersi alla gestione dell’azienda agricola in modo che ci siano ricadute positive sull’intera filiera. Un elemento fondamentale dell’agricoltura digitale è lo sfruttamento dei dati che arrivano da fonti diverse e da attori diversi. Quali sono gli ambiti di maggiore utilizzo e impiego dell’agricoltura digitale?

Gli agricoltori la sfruttano per monitorare le condizioni del suolo, per verificare la qualità dell’acqua e del clima e per migliorare la gestione di irrigazione e fertilizzazione. Oltre a questo, sfruttando la tecnologia quando si può, c’è una diminuzione dei costi di produzione che va parallelamente con un aumento della resa. Si punta ad avere un prodotto di qualità migliore, quindi, andando a ridurre quanto più possibile gli impatti negativi sull’ambiente. Un altro campo in cui le tecnologie tornano particolarmente utili è quello della prevenzione e gestione delle malattie delle piante, del bestiame e della sicurezza degli alimenti.

Come gestire un’azienda agricola digitalizzata e con quali tecnologie

L’utilizzo della tecnologia in ambito agricolo dovrebbe permettere il superamento di quello che è un limite, attualmente, della filiera. Si tende a lavorare in compartimenti stagni e le aziende sono indipendenti, non condividono dati e risultati con gli altri comparti. I risultati ottenuti tramite la digitalizzazione del settore passano da un primo, importante cambiamento: affinché si possa parlare di un’agricoltura digitalizzata in toto occorre che i dati vengano condivisi, elaborati e valorizzati tramite l’intervento di nuove tecnologie.

Tra le tecnologie più utilizzate nel settore troviamo l’AI applicato alla robotica sfruttato maggiormente nelle imprese zootecniche che si occupano di mungere le mucche, nell’ambito della raccolta di ortaggi e nell’uso di antiparassitari nei campi. Tutte queste aziende agricole digitalizzate dovrebbero, idealmente, puntare a fare agricoltura sostenibile così come stabilito nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Cosa vuol dire? Che nel mondo occorrerà garantire nutrimento alle persone nonostante l’impatto del cambiamento climatico sulla terra e considerando anche l’aumento della popolazione mondiale. Occorrerà, in questo frangente, riuscire a farlo rispettando acqua, terra e biodiversità. Una questione complicata, quindi, che vede nell’agricoltura digitale un passaggio necessario e imprescindibile per andare avanti nel modo più sostenibile possibile. Ai contadini di oggi tocca quindi essere sempre più tecnologici e attenti, interagire con il digitale e agire per garantire la sostenibilità massima del sistema portando il cibo sulle nostre tavole.

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