La psicosi del coronavirus arriva anche ai test di F1

La psicosi sul coronavirus ha già contagiato la Formula 1 con il rinvio a data da destinarsi del Gp di Shanghai, ma non finisce qui. L’emergenza sanitaria che dalla Cina è arrivata a toccare tutto il mondo ha avuto i suoi effetti anche nella giornata di oggi durante i test di precampionato in corso a Barcellona. A cadere vittima della paura esagerata del coronavirus stavolta è la casa automobilistica McLaren, che è arrivata a vietare l’accesso all’hospitality a un giornalista cinese.

LEGGI ANCHE >>> La Russia vieta l’ingresso ai cinesi per paura del Coronavirus

McLaren: «La misura rientra nella nostra policy contro il coronavirus»

Oggi è giorno di test per la Formula 1 a Barcellona, a migliaia e migliaia di chilometri di distanza dall’epicentro del contagio. La distanza, a quanto pare, non è bastata. Accade così che la McLaren ha vietato l’accesso a un giornalista cinese all’hospitality motivando la scelta con un riferimento a un preciso piano che vieta ai dipendenti della casa automobilistica inglese di andare in trasferta nei paesi e nelle aree a rischio. Nella fattispecie non parliamo solo di Cina ma anche di Giappone, Corea, Singapore, Malesia e Thailandia. Oltre che all’hospitality al giornalista è stato vietato l’accesso anche alle altre strutture di supporto del team nel corso durante tutto il tempo dedicato ai collaudi.

Vietato l’accesso a chiunque arrivi dalla Cina

Non è solo il giornalista cinese ad essersi visto negare l’accesso ai locali a Barcellona. Nella sede centrale della McLaren, a Woking (Surrey, Inghilterra) è stato imposto il divieto di ingresso per 14 giorni a tutti coloro che provengono dalla Cina. Tra questi c’è anche Frankie Mao, giornalista per l’edizione cinese di Motorsport.com, arrivato a Barcellona da Shangai. L’uomo ha confermato di aver ricevuto via mail la precisa indicazione di evitare di avvicinarsi alle strutture della McLaren. Con i test in pieno svolgimento per ora la McLaren è la sola ad aver imposto misure così rigide.

Cosa ne sarà delle tappe di F1 nelle zone a rischio?

Per ora l’unica cosa certa è che il Gp di Shanghai è stato rimandato a data da destinarsi ma anche altre tappe sono a rischio. La Formula 1 avrebbe, per ora, l’intenzione di recuperare la tappa a fine stagione ma molte squadre non sarebbero favorevoli. In questo momento di incertezza globale si fanno sempre più concreti anche i dubbi sulla tappa del Vietnam, in programma per i 5 aprile.

(Immagine di copertina da Pixabay)

Share this article