Coronavirus, il racconto di un 29enne ricoverato: «È come avere dei sassi e della polvere nel petto» | VIDEO

19/03/2020 di Enzo Boldi

Era a Canazei per la stagione invernale, poi i primi malesseri e quel senso di pesantezza sul petto che non gli dava pace. Infine il ricovero in ospedale e quel tampone con esito positivo sul Coronavirus. Questa è la storia che il 29enne romano Mattia De Angelis ha raccontato in collegamento con Agorà, la trasmissione di approfondimento di Rai 3 condotta da Serena Bortone. Il giovane ha parlato delle sensazioni fisiche e del riverbero psicologico avuto nelle prime fasi in cui sentiva che nel proprio corpo ci fosse qualcosa che non stava andando come al solito.

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«Il mio corpo ha avvertito che fosse una cosa nuova, pesante e che non aveva mai visto. Questo virus non dà tregua, è imprevedibile. Anche questa notte sono stato di nuovo male, ho avuto quelle tossi brutte». Questo il racconto di Mattia De Angelis, il 29enne romano ricoverato dallo scorso 15 marzo all’Ospedale di Rovereto (Trento). Il giovane ha spiegato qual è stato tutto il decorso della sua malattia.

Coronavirus, il racconto di un 29enne ricoverato

Il giovane Mattia De Angelis ancora non si è ripreso. Nella notte è tornato ad accusare sintomi, come la forte tosse. All’inizio aveva accusato un senso di malessere generale, con una tosse stizzosa e continua accompagnata da una pesantezza sul petto che gli rompeva il respiro, affannandolo sempre di più. Fino al punto di non riuscire più a mangiare o di parlare in piedi. Ha descritto quella sensazione come sassi e polvere nel proprio petto. Quello il sintomo più grande del suo contagio.

L’isolamento, il peggioramento e il tampone positivo

Poi, dopo alcuni giorni di isolamento e Oki, come consigliato dalla guardia medica, la decisione di chiedere l’intervento del 118. Le analisi e i test hanno confermato la sua positività al Coronavirus, contro cui ancora sta combattendo dal letto dell’Ospedale di Rovereto.

(foto di copertina: da Agorà, Rai 3)

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