Coronavirus, arrivano i primi 4 miliardi di aiuti dal governo

Sono 4 i miliardi già pronti per essere stanziati e, probabilmente, un altro intervento verrà approvato a breve. Questo il risultato dell’incontro di ieri sera e oggi, dopo il Consiglio dei ministri delle 10, la situazione dovrebbe apparire più chiara. Questi primi 4 miliardi mettono d’accordo (più o meno) tutti ma sono tante le voci, sia della maggioranza che dell’opposizione, che insistono perché ne vengano stanziati molti di più. Per avere l’approvazione definitiva e stanziare i 4 miliardi occorre aspettare, per ragioni tecniche, la prossima settimana.

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Chiesti a gran voce più di 4 miliardi per rilanciare l’economia

Pur dovendo attendere la risposta alla lettera formale del ministro dell’Economia a Bruxelles per avere il via libera rispetto ai 4 miliardi, il governo Conte sta già lavorando per aumentare la cifra prevista per rilanciare l’economia italiana, messa in ginocchio dal coronavirus. Questo provvedimenti mirano a sostenere la crisi e spingere la crescita economica del paese (ammortizzatori sociali, sanità e protezione civile, settori produttivi) con misure quali il bonus di 500 euro al mese per tutti i ristoratori e i gestori dei locali chiusi in zona rossa. Le intenzioni del governo sembrano quelle, una volta ottenuti i primi quattro miliardi, di lavorare per ottenere un altro provvedimento che andrà ad aggiungersi ai primi 900 milioni già ottenuti per la zona rossa e a questi 4 miliardi. D’accordo sul terzo provvedimento sembra essere Italia Viva, con Luigi Marattin che afferma che «si va per gradi».

Salvini chiede «almeno venti miliardi»

Fa la voce grossa Matteo Salvini, alla guida di un’opposizione divisa. Il leader leghista definisce i 4 miliardi «briciole» e domanda «20 miliardi subito» minacciando di dire no al decreto. Toni più morbidi e accorti da parte della Meloni, invece, che promette di «leggere attentamente le misure» e votare a favore, molto probabilmente, solo a patto che Conte accetti alcune delle proposte di FdI. Voto a favore sicuro da parte di Berlusconi, con proposte sul tavolo del premier anche da parte di Forza Italia.

(Immagine copertina da Pixabay)

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