Il giallo della morte di Cooper Noriega, 19enne star di TikTok
Il giovane è stato trovato privo di vita in un parcheggio a Los Angeles. Solo il giorno prima aveva postato sul social una frase sul "morire giovani"
11/06/2022 di Enzo Boldi
Servirà l’autopsia e il prosieguo delle indagini per cercare di dare un senso a quel che è accaduto nella giornata di ieri a Los Angeles. Nel parcheggio di un centro commerciale, infatti, è stato trovato il corpo senza vita di Cooper Noriega. La giovanissima star americana dei social della Gen Z (aveva solo 19 anni) è morto per cause che devono essere ancora accertate. Sui social (soprattutto sul suo seguitissimo canale TikTok), aveva pubblicato un post in cui parlava di “morire giovani” solo qualche ora prima del ritrovamento del suo cadavere.
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Avrebbe compiuto 20 anni tra pochi giorni, ma il suo corpo senza vita è stato trovato in un parcheggio di un centro commerciale di Los Angeles. Secondo quanto riportato da TMZ (citando alcuni paramedici intervenuti nel tentativo di soccorso), il giovane non si trovava a bordo di un’automobile e sul suo corpo non sembrano esserci segni di lesioni. Serviranno, dunque, gli esami autoptici per cercare di risalire alla causa del decesso. E le forze dell’ordine, inevitabilmente, tenteranno di ricostruire le ultime ore di vita di Cooper Noriega anche seguendo le tracce online lasciate dalla giovane star di TikTok. Come quel video pubblicato solo poche ore prima.
@coopernoriegaor dis j me♬ original sound – 🙂
Cooper Noriega, morta la giovane star di TikTok
Lui sdraiato in un letto con un messaggio scritto in primo piano: «Chi altro pensa che morirà giovane?». Poi, solo qualche ora dopo, il suo corpo senza vita trovato in quel parcheggio di un centro commerciale di Los Angeles. Ma oltre alle tracce su TikTok (dove quel video ha ottenuto oltre 7,5 milioni di visualizzazioni), gli inquirenti stanno monitorando anche altre piattaforme. Per esempio, il giovane aveva da poco annunciato di aver aperto una discussione sulla piattaforme Discord per parlare di problemi di salute mentale e cercare un dialogo con chi aveva i suoi stessi problemi.
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«Ho lottato con la dipendenza da quando avevo 9 anni, potresti pensare che sia pazzesco ma questa è la vita che mi è stata data. Vorrei usare l’influenza che mi è stata data per creare uno spazio costruito sulla diffusione della consapevolezza e sulla normalizzazione del parlare di malattie mentali. Una delle tante cose che ho imparato mentre lottavo con la dipendenza è che circondarti di persone negative ti farà solo cadere. Per questo motivo, il gruppo Discord ha lo scopo di riunirci tutti e creare uno spazio sicuro in cui le persone possono sfogarsi e aiutare gli altri nei loro momenti difficili». Era il 5 giugno, pochi giorni prima che il suo corpo privo di vita fosse ritrovato in quel parcheggio a Los Angeles.