Conte risponde alla Commissione Europea: «La riduzione dello Spread ci farà risparmiare 18 miliardi»

«Forniremo tutti i chiarimenti richiesti dalla Commissione Ue sulla Manovra, non siamo preoccupati». Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha risposto così a margine dell’assemblea di Confesercenti alle pressioni esercitate dalla Commissione Europea sulla manovra italiana. Quella con l’Europa, ha continuato Conte sempre con riferimento alla lettera arrivata da Bruxelles è «un’interlocuzione doverosa alla quale non ci sottrarremo».

La lettera firmata da  Pierre Moscovici Valdis Dombrovskis e inviata questa mattina a Palazzo Chigi, recitava espressamente: «Il piano dell’Italia non è conforme ai parametri di riferimento per la riduzione del debito nel 2020». Insomma, nella manovra 2020 che l’Italia ha inviato la scorsa settimana all’Unione Europea, si chiede maggiore flessibilità nei confronti dei paletti fissati dal patto di stabilità continentale.

La risposta di Conte: «Con la riduzione dello spread risparmieremo 18 miliardi»

«Lo spread si è ridotto in questa ultima parte del 2019 e ci permetterà di risparmiare fino a 18 miliardi di euro portando a una riduzione del rapporto debito-Pil», ha precisato a margine Giuseppe Conte. «Lavoreremo perché la riduzione dello spread sia ancora più significativa e i mercati possano credere ancora di più in noi».

«Per quanto riguarda la flat tax il messaggio deve essere molto chiaro – ha continuato Conte – noi vogliamo assolutamente confermare e quindi conservare quel regime fiscale di favore, perché parliamo di un’aliquota al 15%, per tutto il popolo delle piccole partite Iva e dei giovani professionisti. Per farlo stiamo verificando, per evitare che si aggravi la posizione di questa platea dei contribuenti, ma alla fine faremo i modo di non aggravare la loro posizione».

La presidente di Confesercenti contro l’obbligo di denaro elettronico

Sempre durante l’assemblea di Confesercenti il presidente del Consiglio ha difeso la manovra sul contante che ha scatenato nei giorni addietro numerose critiche ribadite quest’oggi dalla presidente dell’associazione Patrizia De Luise: «Associare la moneta elettronica alla lotta all’evasione non va bene. È un messaggio fuorviante! L’obbligo di accettare carte di credito e bancomat, costerà alle piccole imprese almeno 2 miliardi di euro in più – ha ribadito De Luise – Amazon, Google, Instagram, Facebook, Twitter hanno versato in Italia 14,3 milioni di imposta nell’ultimo anno. Lo 0,01% del totale versato dalle società nel nostro Paese. Nel 2017 Facebook ha pagato 120 mila euro di tasse: quanto o un nostro albergo di medie dimensioni!», ha concluso De Luise, fiduciosa nell’impegno del Governo nel varare la digital tax.

«Non ho subito nessun ricatto e non ho fatto nessun passo indietro, ne abbiamo fatti due avanti», ha risposto Giuseppe Conte a margine. «Stiamo parlando di un piano di modernizzazione del Paese e riduzione della burocrazia, stiamo cercando di avviare un percorso virtuoso. Ieri io stesso sono stato promotore di un differimento in modo da garantirci che la riduzione del contante e l’utilizzo dei Pos sia legato effettivamente alla riduzione delle commissioni».

 

 

 

 

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