Governo, Conte chiude le consultazioni: «Ministri politici»

24/05/2018 di Redazione

Dopo l’incarico di governo affidatogli ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il professore di diritto privato Giuseppe Conte, ha incontrato i partiti politici per la formazione del nuovo esecutivo M5S-Lega. «Per quel che riguarda i tempi della formazione del governo – ha detto il presidente del Consiglio incaricato -, dedicherò l’intera giornata di domani a elaborare una proposta da sottoporre al presidente della Repubblica. I ministri che proporrò saranno ministri politici, persone che condividono gli obiettivi del programma».

Nel corso delle consultazioni di oggi ha incassato il giudizio positivo di un piccolo gruppo di deputati e senatori che vanno ad aggiungersi a quelli di M5S e Carroccio. Il sì alla fiducia è arrivato dai parlamentari del Maie e dagli ex grillini Maurizio Buccarella e Carlo Martelli, usciti dal Movimento in campagna elettorale per lo scandalo dei rimborsi non restituiti. Al Senato dunque il governo Conte potrebbe contare su 171 seggi con la soglia della maggioranza assoluta fissata a quota 160. Nel campo del centrodestra intanto Forza Italia (Berlusconi va via da Montecitorio senza parlare) e Fratelli l’Italia hanno confermato oggi il loro «no» alla fiducia. Mentre Maurizio Martina, uscito dall’incontro con Giuseppe Conte, ha affermato:  «Non scherzate con i sacrifici degli italiani, se queste sono le premesse il Pd sarà su un fronte alternativo».

Per quanto riguarda invece la composizione della squadra dei ministri resta il nodo del dicastero dell’Economia, che i due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini vogliono affidare all’economista Paolo Savona, poco gradito al Quirinale. Sergio Mattarella ha detto no ai «diktat» al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, un messaggio che sembra essere diretto alla Lega.

La partita, in ogni caso, si chiuderà a stretto giro. Conte sta accelerando sulla composizione del governo puntando a concludere entro sabato, giornata nella quale potrebbe avere luogo il giuramento del nuovo esecutivo. Si prevedono votazioni sulla fiducia alla Camere ad inizio settimana, tra martedì e mercoledì. Rivivi la diretta live sui colloqui.

Governo, le consultazioni di Conte: i partiti dal premier incaricato. Rivivi il Live

ore 20.00 Conte: «Ministri politici». Dopo un breve incontro con il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio, il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha annunciato: «Per quel che riguarda i tempi della formazione del governo, dedicherò l’intera giornata di domani a elaborare una proposta da sottoporre al presidente della Repubblica. I ministri che proporrò saranno ministri politici, persone che condividono gli obiettivi del programma». Poi ha affermato di voler incontrare i risparmiatori vittime delle banche. Nella giornata di domani, invece, ci sarà il meeting con il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.

ore 19.28 Salvini: «Qui per rispetto dei giornalisti, da Mentana a Rai News. Ottimo confronto con Conte. Stiamo pensando di dare il via al percorso per il quale gli italiani ci hanno dato fiducia. Ci stiamo offrendo di dare consigli e ci piacerà che questo governo rappresenterà il meglio. Una volta che si passerà dalle parole ai fatti, tutti quelli che avevano espresso delle preoccupazioni si ricrederanno, come i nostri alleati di centrodestra. Non vediamo l’ora di cominciare a realizzare le proposte, non vogliamo distruggere: siamo fiduciosi, sereni e ottimisti».

ore 19.06 Salvini: Il Leader della Lega ha parlato della possibile nomina di Savona come ministro dell’Economia: «Ma quale diktat? Piuttosto idee, proposte e suggerimenti…C’è un economista che rappresenta la volontà degli italiani di contare di più in Europa. Nessun piano B: Abbiamo già il migliore a disposizione, Savona è la garanzia che l’Italia può sedersi ai tavoli da protagonista. Mi sfugge il perché si dovrebbe dire ‘no’ a Savona».

ore 18.58 Salvini è entrato nell’ufficio di Giuseppe Conte per le consultazioni per il governo 

ore 18.46 Berlusconi va via dalle consultazioni senza parlare. Silvio Berlusconi va via dalle consultazioni con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte senza parlare. Una macchina lo attendeva immediatamente fuori da Montecitorio: il cavaliere è salito senza rilasciare alcuna dichiarazione. Anche i capigruppo di Forza Italia Maria Stella Gelmini e Annamaria Bernini sono andate via senza commentare l’esito dell’incontro. Sembra confermata la linea dell’opposizione politica al governo di Giuseppe Conte da parte degli azzurri. Silvio Berlusconi, inoltre, dopo l’incontro con il presidente incaricato, ha avuto un breve colloquio con Matteo Salvini che stava per entrare con la delegazione della Lega a Montecitorio.

ore 17.59 Martina: «Non scherzate con i sacrifici degli italiani» Assoluta incoerenza dei due leader politici. Inizia così Maurizio Martina, segretario Pd. «Al presidente Conte abbiamo confermato le nostre valutazioni politiche, i nostri giudizi negativi rispetto a quello che è accaduto fin qui e alle scelte e ai contenuti del contratto di Lega e M5S che abbiamo trovato. Se si parte da quelle scelte non si può che trovare il Pd su un fronte alternativo».

ore 17.53 Salvini: «Secondo voi siamo uomini da diktat? Noi proponiamo il meglio». «Secondo lei siamo uomini da diktat? Gli italiani hanno votato, in una certa maniera. Noi proponiamo, quando c’è il meglio a disposizione noi proponiamo il meglio». Così Salvini, verso la Camera dei Deputati, replica ai giornalisti. «Sono apertissimo alle critiche, ai suggerimenti. Non capisco quali siano i motivi del no. Irritato? Ho la faccia del Quirinale secondo voi? Noi andiamo con la massima umiltà». Non risponde in caso di salto del nome di Savona.

ore 17.19 Meloni: «Non è chiaro se questo è il governo del professor Conte». Giorgia Meloni, per Fratelli d’Italia, ha incontrato in questi minuti il premier incaricato. Ha definito il colloquio «cortese». «Abbiamo avuto una conferma di questo timore. Conte ha ammesso di esser stato designato dal MoVimento. abbiamo chiesto se questo sarà il governo Conte», ha sottolineato Meloni. Ci sono cose che condividiamo, altre no. Non abbiamo capito quale siano le priorità del professor Conte».

«La prima proposta che ha citato è il Reddito di cittadinanza», ha spiegato Meloni esprimendo la sua piena contrarietà a tale misura. «Mi spiace che il centrodestra sia diventato subalterno a quello che è arrivato secondo. Non rispetta la volontà popolare». L’appoggio c’è solo sulla Flat tax ma sulle altre misure Fdi sarà all’opposizione.

ore 17.05. Mattarella e Salvini non si amano. Anche se sale la maggioranza per un governo Conte al Senato c’è da dire che la nota del Quirinale definisce i toni aspri che corrono tra Mattarella e Matteo Salvini. Le parole del Colle sono un monito per ridimensionare il piano di azione del Carroccio, sempre a muso duro nei confronti della Presidenza della Repubblica.

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ore 16.40. Grasso (Leu): «La nostra sarà un’opposizione nel merito». Dopo l’incontro con il premier incaricato Giuseppe Conte l’ex presidente del Senato Pietro Grasso ha comunicato l’intenzione di Liberi e Uguali di fare un’«opposizione nel merito». «Ribadendo al presidente Conte la nostra opposizione ferma e attenta abbiamo voluto sottolineare – ha detto il senatore di Leu – che sfideremo in Parlamento sui temi che toccano la vita quotidiana dei cittadini, il diritto al lavoro, la povertà, le diseguaglianze, la sanità pubblica, il superamento della Fornero, l’ambiente, la sicurezza, la giustizia, i diritti di cittadinanza e le politiche sull’immigrazione. La nostra sarà un’opposizione nel merito, in Parlamento e nel Paese, quotidiana e su ogni provvedimento». Grasso ha incontrato Conte con la capigruppo al Senato Loredana De Petris e il capogruppo alla Camera Federico Fornaro.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 16.15. Governo Conte, la maggioranza al Senato si allarga da 167 a 171 voti. Con i primi colloqui del giro di consultazioni a Montecitorio sembra allargarsi la maggioranza al Senato disposta a sostenere un nuovo governo M5S-Lega e guidato dal professore Giuseppe Conte. I gruppi di Movimento 5 Stelle e Carroccio a Palazzo Madama sono composti da 167 senatori (109 pentastellati e 58 leghisti). A loro vanno aggiunti ora due senatori del Maie (Movimento associativo italiani all’estero) che hanno garantito la fiducia all’esecutivo Conte e i due ex M5S Maurizio Buccarella e Carlo Martelli, usciti dal Movimento dopo lo scandalo dei rimborsi non restituiti. La maggioranza è fissata a quota 160 seggi.

ore 16.05. Incontro Di Maio Salvini, ancora nodo Savona all’Economia. Si è concluso l’incontro alla Camera dei Deputati tra i leader di M5S e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, sulla squadra dei ministri. Il nodo per sciogliere il rebus governo resta il ministero dell’Economia con il segretario del Carroccio che insiste su Paolo Savona. L’economista non è gradito al Quirinale e viene criticato per il suo scetticismo su Ue e Euro. Si tratta del principale ostacolo verso la definizione dell’intera compagine di governo. Un passo indietro su Savona romperebbe l’equilibrio raggiunto tra i leader, che riguarda anche altri Ministeri.

ore 15.55. Schulian (Svp): «Valuretemo il programma di governo definitivo e la lista dei ministri». Le minoranze linguistiche non anticipano sul voto di fiducia al governo. Dopo il colloquio con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte nell’ambito delle consultazioni, il presidente del gruppo misto della Camera Manfred Schulian ha dichiarato: «Con il presidente non abbiamo parlato in tedesco… Lo abbiamo trovato molto attento e informato sulle questioni locali il che ci ha rassicurato per il futuro e per le esigenze del territorio». «Il giudizio complessivo – ha poi chiarito – è sicuramente positivo. Valuteremo il programma di governo definitivo e la lista dei ministri e quindi faremo le nostre valutazioni».

ore 15.41. Incontro Di Maio-Salvini alla Camera sulla squadra dei ministri. Mentre proseguono le consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte i leader dei due principali partiti che sosterranno il suo governo, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, si stanno incontrano alla Camera. L’incontro è concentrato sulla squadra dei ministri.

ore 15.30. Spread di nuovo in salita. Dopo i segnali positivi della mattinata è tornato a salire lo spread Btp/Bund. Il differenziale tra rendimento dei titoli di Stato tedeschi ed omologhi italiani si è ampliato fino a toccare i 191 punti base, azzerando i guadagni delle prime ore della giornata, quando aveva aperto a 181 punti. Lo spread si è dunque riportato sui livelli della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è a 2,396. È il segnale di quanto preoccupi l’incertezza politica italiana.

ore 15.18. Conte al Quirinale con la lista dei ministri venerdì o sabato. Il presidente del Consiglio incaricato, dopo le consultazioni, dovrà mettere a punto la lista dei ministri del suo governo. Domani dovrebbe lavorare proprio alla squadra, presumibilmente insieme a Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Si punta a chiudere entro domani sera. Conte potrebbe salire al Colle dal capo dello Stato con la lista già nella serata di venerdì o nella mattinata di sabato.

ore 15.13. Il giuramento del governo sabato o domenica. Stato a quanto raccontato dalle agenzie di stampa il premier incaricato Giuseppe Conte sta accelerando sulla composizione della squadra dei ministri puntando a chiudere la partita entro sabato, giornata nella quale potrebbe avere luogo il giuramento del nuovo esecutivo. Potrebbe esserci al massimo uno slittamento a domenica.

ore 14.55. Consultazioni di Conte per il governo, il punto della situazione: sì alla fiducia da ex M5S e Maie. Alle 12, il giorno dopo aver ricevuto l’incarico di formare un governo, il professore Giuseppe Conte ha cominciato a Montecitorio un rapido giro di consultazioni con tutte le forze politiche. In una sola giornata, il premier incarico incontrerà tutti i partiti. Dai primi colloqui è emerso il no alla fiducia di Più Europa, Psi, Civica Popolare, Noi con l’Italia. Hanno però garantito sostegno i parlamentari del Maie ed ex M5S come i senatori Maurizio Buccarella e Carlo Martelli. Nel pomeriggio alla Camera da Conte arriveranno i rappresentanti delle minoranze linguistiche, Liberi e Uguali, Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle.

 

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ore 14.45. Terminato il primo giro di consultazioni: nel pomeriggio Pd, Fi, Lega e M5S. Dopo gli interventi di piccole componenti parlamentari, come quello dell’ex senatore M5S Maurizio Buccarella, del senatore del Psi Riccardo Nencini e dei rappresentanti del Maie, si è chiuso il giro mattutino di consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte per la formazione del governo. Come previsto i colloquio del professore a Montecitorio riprenderanno nel pomeriggio, con le forze politiche maggiori. Il calendario prevede incontri dalle 17 in poi con i rappresentanti di Pd, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle. Questi gli orari:

ore 15.00 – Gruppo ‘Per le Autonomie (Svp-Patt, Uv)‘ del Senato e componente del gruppo misto della Camera ‘Minoranze linguistiche’
ore 15.40 – Gruppo ‘Liberi e Uguali‘ della Camera e senatori di ‘Leu’ del gruppo misto del Senato
ore 16.20 – Gruppi ‘Fratelli d’Italia‘ del Senato e della Camera
ore 17.00 –  Gruppi ‘Partito Democratico‘ del Senato e della Camera
ore 17.40 –  Gruppi ‘Forza Italia – Berlusconi presidente‘ del Senato e della Camera
ore 18.20 – Gruppi ‘Lega – Salvini premier‘ del Senato e della Camera
ore 19.00 –  Gruppi ‘Movimento 5 stelle‘ del Senato e della Camera

ore 14.22 Buccarella e Martelli (ex M5S) dicono sì al governo. Maurizio Buccarella, senatore ex M5S, via dal partito dopo lo scandalo dei rimborsi non restituiti, garantisce l’appoggio al governo insieme a Carlo Martelli, altro senatore ex M5S coinvolto nello scandalo. «L’incontro con il presidente incaricato è stato molto breve, il tempo sufficiente per presentargli l’intenzione, con il collega» Martelli di «sostenere le scelte del governo nel corso della legislatura», ha detto Buzzarella alla Camera dopo l’incontro con Giuseppe Conte.

 

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(Foto da archivio Ansa: Buccarella. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 14.20. Nencini (Psi) ribadisce il no alla fiducia. No alla fiducia anche dal senatore Riccardo Nencini, senatore e segretario del Psi. «Siamo preoccupati perché nasce il primo governo populista e radicale d’Europa», ha dichiarato a Montecitorio dopo il colloquio con Giuseppe Conte. E ancora: «Faremo un’opposizione risoluta dentro e fuori il Parlamento».

 

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ore 14.05. Caiata (Maie): «Sì alla fiducia». Il primo sì al governo M5S-Lega è arrivato dal gruppo Maie (Movimento associativo italiani all’estero). A parlare, dopo l’incontro con il presidente incaricato Giuseppe Conte, è stato il deputato Salvatore Caiata, candidato alle Politiche nelle liste M5S e poi espulso dal Movimento in campagna elettorale per aver nascosto un’indagine a suo carico per riciclaggio. «Del gruppo fanno parte anche gli eletti M5S che non si sono potuti iscrivere al gruppo, ma come abbiamo detto non è il banco in cui uno si siede che determina le decisioni. Tenendo fede alla fiducia che ci hanno dato i cittadini voteremo la fiducia al governo». A nome del Maie ha preso parte alle consultazioni anche il senatore Ricardo Antonio Merlo.

 

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(Foto da archivio Ansa: Merlo e Caiata. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 13.47. Lupi (Noi con l’Italia): «Da noi opposizione costruttiva». Al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, l’ex ministro Maurizio Lupi, a nome della componente del gruppo misto della Camera ‘Noi con l’Italia – Usei’ ha evidenziato il no al sostegno del governo e ha parlato di «opposizione costruttiva». «Abbiamo fatto gli auguri al professor Conte, ma – ha detto Lupi – abbiamo fatto presente le distanze che esistono tra il nostro gruppo ed il contratto di governo sottoscritto da Movimento 5 Stelle e Lega. A detta dello stesso M5S, il premier è un’espressione politica del Movimento per cui un governo a guida M5S non lo condividiamo ed è distante dalla nostra visione politica. Non sosterremo questo governo».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 13.14. Conte, consultazioni con due collaboratori e contratto di governo. Stando a quanto riportato da agenzie di stampa il premier incaricato Conte sta ricevendo i rappresentanti dei gruppi parlamentari con al fianco due collaboratori e il contratto di governo sul tavolo, nella Sala dei busti alla Camera dei deputati. Con i due collaboratori sarebbe anche lo stesso presidente a prendere appunti, ad esempio quando vengono espresse critiche sui punti del programma.

ore 12.56. Lorenzin (Civica popolare): «Faremo un’opposizione costruttiva». Dopo il colloquio con il presidente del Consiglio incaricato Beatrice Lorenzin è intervenuta a nome della componente del gruppo misto della Camera ‘Civica popolare – Ap – Psi – Area civica’. «Abbiamo espresso all’avvocato Conte la nostra posizione faremo una opposizione in Parlamento che sarà costruttiva», ha dichiarato alla stampa. «In questo momento – ha spiegato ancora Lorenzin – è necessario che ognuno rappresenti la propria esperienza». «Vigileremo con attenzione rispetto alle misure di un contratto davanti al quale abbiamo molte perplessità sia sulla sostenibilità delle misure rispetto alla economia reale del Paese sia sulla una visione dell’Italia nel contesto internazionale, delle Nazioni Unite, della Nato e della Ue che si accinge alla fase del 2019 in cui si decideranno nuovi obiettivi».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 12.35. Bonino (Più Europa): «Abbiamo preannunciato un’opposizione rigorosa». Il primo esponente politico a rilasciare dichiarazioni alla stampa dopo il colloquio con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte è stato Emma Bonino, che a Montecitorio fa parte della delegazione di Più Europa. A Palazzo Chigi «avremmo preferito un tecnico», ha detto l’ex ministra. E poi: «Abbiamo preannunciato al presidente Conte una opposizione molto rigorosa. Gli interessi dell’Italia si difendono in Ue e non contro la Ue».  Con la Bonino hanno partecipato all’incontro Riccardo Magi, Alessandro Fusacchia e Bruno Tabacci.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

ore 12.25. Berlusconi: «No alla fiducia». Silvio Berlusconi ha anche rbadito il no di Forza Italia alla fiducia al nascente governo Conte. «Questi primi segnali non sono affatto incoraggianti, e quindi non possiamo che confermare la nostra scelta di votare no alla fiducia e di stare all’opposizione di un governo che porta chiarissimo il segno dell’ideologia pauperista e giustizialista dei grillini».

ore 12.15. Berlusconi: «Il contratto di governo è un libro dei sogni». A consultazioni in corso ha parlato anche Silvio Berlusconi. Il contratto di governo M5S-Lega «è per metà un ingenuo libro dei sogni e per metà contiene scelte preoccupanti per l’Italia e gli italiani, dalle infrastrutture alla giustizia», ha detto il leader di Forza Italia in un nota.

 

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ore 12.10. Di Maio: «Io e Salvini allineati su tutto». Luigi Di Maio nega l’esistenza di divergenze tra Movimento 5 Stelle e Lega sui ministri del nascente governo Conte. Ai giornalisti il leader M5S ha detto: «Io e Salvini siamo perfettamente allineati su tutto, stiamo cercando i migliori profili per riuscire a portare questo paese al cambiamento, tra i nomi c’è sicuramente quello del professor Savona». A chi gli chiedeva del possibile ruolo di vicepremier con Salvini, Di Maio ha risposto: «Queste sono cose che vengono dopo, ne parleremo con Conte».

ore 12.00. Via alle consultazioni per il governo, Conte incontra i partiti. Via alle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato a Montecitorio. Il professore Giuseppe Conte incontra i partiti. Alle 12 è in programma il colloquio con la componente del gruppo misto della Camera ‘Europa – Centro Democratico’ e con la ‘componente del gruppo misto del Senato ‘Più Europa con Emma Bonino’. Nel pomeriggio chiudono Lega e M5S.

ore 11.57. Renzi: «Ora diventano establishment». L’ex premier Matteo Renzi nella sua Enews: «Opposizione dura e rigorosa, ma civile. E rispettosa delle istituzioni, sempre. Adesso loro diventano il potere, loro diventano l’establishment, loro diventano la casta. Non hanno più alibi, non hanno più scuse, non hanno più nessuno cui dare la colpa. È finito il tempo delle urla: tocca governare. Ne saranno capaci? Auguri e in bocca al lupo a tutti noi».

ore 11.39. Totoministri, nodo Savona all’Economia. Nel giorno delle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte alla Camera risultano ancora irrisolti alcuni nodi sulla composizione della squadra di governo. Ed è probabile che un peso lo avrà anche il parere del presidente della Repubblica. Il Quirinale non gradirebbe Paolo Savona all’Economia, soprattutto per la sue forti critiche a Ue. Altri nomi che circolano sono quelli del diplomatico Giampiero Massolo agli Esteri, di Enzo Moavero Milanesi agli Affari Regionali, di Matteo Salvini all’Interno, di Luigi di Maio al Lavoro e Sviluppo Economico, di Giancarlo Giorgetti e Vincenzo Spadafora come sottosegretari alla presidenza del Consiglio.

 

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ore 11.28. Fiducia forse martedì o mercoledì, la road map. Al termine delle consultazioni in programma oggi dalle 12 alle 19 il premier incaricato Giuseppe Conte dovrà tornare al Colle da Sergio Mattarella per sciogliere la riserva e stilare con il capo dello Stato la lista dei ministri del governo che presiederà. Una volta decisa e resa nota la lista dei ministri il nuovo esecutivo giurerà, presumibilmente il giorno dopo, nel Salone delle Feste del Quirinale, davanti al presidente della Repubblica. La Costituzione prevede poi che il nuovo governo si presenti in entrambe le Camere per riceverne la fiducia entro dieci giorni dal giuramento. In base a quanto deciso dai capigruppo del Senato, la seduta dedicata alla fiducia potrebbe tenersi tra martedì e mercoledì.

ore 11.20. Maggioranza risicata al Senato, 167 seggi per M5S e Lega. Come spesso accaduto in passato, il nascente governo Conte potrebbe essere sostenuto da una maggioranza risicata al Senato. Finora hanno espresso sostegno all’esecutivo nato da un’intesa tra M5S e Lega solo le due forze politiche guidate da Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Fratelli d’Italia ieri ha ribadito il suo no alla fiducia. A Palazzo Madama i gruppi di Movimento 5 Stelle e Carroccio possono contare su 167 voti (109 seggi per i pentastellati e 58 per i leghisti). La soglia della maggioranza assoluta è fissata a quota 160. La maggioranza sarebbe invece larga alla Camera.

ore 11.16. Spread in calo, la Borsa accelera. I mercati finanziari, a differenza di ieri, oggi non manifestano in apertura particolari preoccupazioni. Evidentemente l’incarico di governo affidato a Giuseppe Conte viene considerato un argine all’incertezza politica. La Borsa di Milano a metà mattinata ha accelerato con il Ftse Mib in salita dello 0,9%. Piazza Affari si è confermata migliore listino in Europa. Intanto lo spread Btp/Bund è sceso di oltre 10 punti base, a quota 177 punti. Il rendimento dei nostri titoli decennali è calato al 2,3%

ore 10.55. Conte a Montecitorio in taxi. Il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte in mattinata è arrivato alla Camera, a bordo di un taxi scortato da tre auto di sicurezza. Dunque il professore ha usato lo stesso mezzo di ieri per arrivare a Montecitorio, dove oggi terrà le sue consultazioni dalle 12.

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ALESSANDRO DI MEO)

 

ore 10.55. Consultazioni in streaming. Le dichiarazioni delle delegazioni dei partiti a Montecitorio dopo i colloqui con il premier incaricato Giuseppe Conte vengono trasmesse in diretta dalla webtv e dal canale satellitare della Camera dei Deputati.

L’incarico di governo a Giuseppe Conte

Giuseppe Conte ieri al Colle ha avuto un colloquio di circa due ore con il capo dello Stato Sergio Mattarella. Al termine dell’incontro è stato il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti a comunicare il conferimento dell’incarico di governo. «Ho accettato con riserva – ha poi dichiarato il professore davanti alle telecamere pochi minuti dopo -. Se riuscirò a portare a compimento l’incarico esporrò alle Camere un programma basato sulle intese tra le forze politiche di maggioranza». Nel suo intervento Conte ha detto di «essere consapevole di confermare la collocazione internazionale ed europea» del nostro Paese. E ha parlato anche del programma comune di M5S-Lega. «Quello che si appresta a nascere è un governo del cambiamento», ha affermato. «Il contratto su cui si fonda questa esperienza rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento degli italiani. Lo porrò a fondamento dell’esperienza di governo nel pieno rispetto delle prerogative del presidente della Repubblica e della Costituzione. Voglio dar vita a un governo dalla parte dei cittadini». «Sono professore e avvocato, ho perorato cause di varie persone e ora difendo l’interesse degli italiani in tutte le sedi europee e internazionali dialogando con le istituzioni europee e con gli altri Paesi mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano».

 

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(Foto da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / ETTORE FERRARI)

 

Il calendario delle consultazioni

Il calendario delle consultazioni di Conte a Montecitorio prevede incontri tra presidente del Consiglio incaricato e partiti a partire dalle 12 e fino alle 19. I primi ad essere ricevuti nella sala riunioni allestita al primo piano sono i gruppi parlamentari più piccoli, fino ad arrivare nel pomeriggio alle forze maggiori e infine al M5S. Questi gli orari dei colloqui:

ore 12.00 – Componente del gruppo misto della Camera ‘Europa – Centro democratico‘ e componente del gruppo misto del Senato ‘Più Europa con Emma Bonino
ore 12.20 – Componente del gruppo misto della Camera ‘Civica popolare – Ap – Psi – Area civica
ore 13.00 – Componente del gruppo misto della Camera ‘Noi con l’Italia – Usei
ore 13.20 – Componente del gruppo misto della Camera ‘Maie – Movimento associativo italiani all’estero‘ e componente del gruppo misto del Senato ‘Psi – Maie
ore 13.40 – Gruppo misto del Senato
ore 15.00 – Gruppo ‘Per le Autonomie (Svp-Patt, Uv)‘ del Senato e componente del gruppo misto della Camera ‘Minoranze linguistiche
ore 15.40 – Gruppo ‘Liberi e Uguali‘ della Camera e senatori di ‘Leu‘ del gruppo misto del Senato
ore 16.20 – Gruppi ‘Fratelli d’Italia‘ del Senato e della Camera
ore 17.00 –  Gruppi ‘Partito Democratico‘ del Senato e della Camera
ore 17.40 –  Gruppi ‘Forza Italia – Berlusconi presidente‘ del Senato e della Camera
ore 18.20 – Gruppi ‘Lega – Salvini premier‘ del Senato e della Camera
ore 19.00 –  Gruppi ‘Movimento 5 stelle‘ del Senato e della Camera

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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