Il Mef propone un lavoro, ma a titolo gratuito

07/03/2019 di Enzo Boldi

Il lavoro si paga, ma se è lo Stato a proporre un’occupazione a titolo gratuito ecco che si arriva a un punto di non ritorno. Sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze è comparso un avviso per l’avvio di un bando di ricerca per un incarico di consulenza a via XX settembre. Il concorso Mef ricerca professionalità altamente qualificate per un «supporto tecnico a elevato contenuto specialistico nelle materie di competenza» da inserire all’interno dello staff del dicastero. Gratis, ovviamente.

L’avviso è stato pubblicato all’interno della sezione concorsi 2019 del sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze e nel bando (la cui versione integrale si trova seguendo questo link) vengono anche resi pubblici i requisiti che i candidati devono avere per poter sperare di entrare nel mondo del Mef e lavorare per lo Stato a titolo gratuito. Le professionalità ricercate devono essere esperti in diritto – nazionale ed europeo, societario, bancario – e intermediari finanziari esperti in vista dell’adeguamento del regolamento interno alle direttive comunitarie.

Il concorso Mef che offre un lavoro senza stipendio

Gli altri requisiti sono una documentabile e qualificata esperienza accademica o professionale documentata (di almeno 5 anni) e la conoscenza della lingua inglese, scritta e parlata fluentemente. Insomma, un gran bel curriculum che prevede un background molto elevato, studi molto ricercati e investimenti nel passato per professionalizzarsi. Con delle esperienze simili si potrebbe puntare a qualcosa di più rispetto a un posto di lavoro a titolo gratuito. Ma secondo il bando del concorso Mef, la professionalità non deve essere pagata.

Quando lo Stato ti fa lavorare gratis

Inoltre, il contratto – senza percepire alcuno stipendio e/o rimborso spese – è della durata di ben due anni e addirittura prorogabile e rinnovabile alla scadenza. Un bell’investimento per il futuro, con 24 mesi nelle vesti di consulente al Mef per fare curriculum, senza poter portare a casa un emolumento. È così, quando è lo Stato a chiederti di lavorare gratis per lui, il cortocircuito fa saltare lascia tutti al buio.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)

Share this article