Il complotto del cibo dato ai bambini per farli diventare gay

Sui social capita di leggere tutto e quel tutto dà il via alle più variegate ipotesi di complotto. Negli ultimi anni ne sono comparse tante e sugli argomenti più disparati: dalle scie chimiche alle varie lobby che governerebbero il mondo. L’ultima, però, sembra essere molto fantasiosa e parla dei cibi gay. In sintesi: ai bambini sarebbero stati dati da mangiare alcuni prodotti che poi, in età più adulta, avrebbero portato a un cambiamento nei propri gusti sessuali. Ci sarebbe da ridere, ma qualcuno lo ha scritto per davvero.

Il commento sul tema cibi gay è arrivato sotto a una foto postata su Twitter dello psichiatra, criminologo, scrittore ed ex deputato e senatore di Forza Italia Alessandro Meluzzi. Il volto noto di Quarto Grado, infatti, aveva pubblicato una fotografia di un modello impegnato sulla passerella di una sfilata di moda: camicetta bianca smanicata, gonna nera, calzettoni fino a sotto il ginocchio e scarpe nere con la punta. Il tutto con in mano una valigetta da lavoro. Abito senz’altro per cuori impavidi. Per Meluzzi, però, quello è l’immagine simbolo dei «nuovi italiani».

 

Il complotto dei cibi gay

Gli ideali di Meluzzi sono noti ai più e qui non li stiamo a sindacare. Scorrendo tra i commenti, però, ne troviamo uno di una donna che lancia una grave accusa. Un vero e proprio complotto dei cibi gay: «Io farei fare un’indagine su quello che viene dato da mangiare ai neonati da oggi fino a 15-20 anni fa. La cosa mi puzza sull’esplosione gay ci sono sempre stati ma credo non così».

 

Esplosione gay, what else?

Commentare questa affermazione diventa abbastanza difficile e sembra anche inopportuno. Quindi lasciamo parlare alcuni commenti arrivati a questa presa di posizione della donna su Twitter.

 

 

La sintesi estrema, però, ce la dà il profili di Mangino Brioches che, ironizzando, dà ragione alla signora del complotto dei cibi gay con arguzia e sarcasmo.

 

Share this article