Il tifoso che ha investito Daniele Belardinelli ha tentato di cancellare le tracce di sangue dall’auto
04/01/2019 di Gianmichele Laino
La lunga caccia all’uomo sembra essere arrivata a un risultato finale. I carabinieri che stanno indagando sugli scontri tra ultrà dopo Inter-Napoli sono riusciti a identificare il tifoso che, con il suo veicolo, ha investito Daniele Belardinelli, il punto di riferimento della curva nerazzurra colpito da uno dei van aggrediti da circa un centinaio di tifosi (non solo interisti, ma anche del Nizza e del Varese) e morto il giorno dopo a causa delle ferite riportate.
Chi ha ucciso Belardinelli: le forze dell’ordine lo hanno individuato
C’è massimo riserbo intorno all’identità di chi ha ucciso Belardinelli, ma alcuni elementi sono comunque emersi. Si tratterebbe di un tifoso del Napoli di 25 anni e che non sarebbe noto agli ambienti della curva partenopea. Nelle prime ore delle indagini, quelle successive alla morte di Belardinelli, ha tentato in maniera maldestra di ripulire il veicolo che ha investito l’ultrà dell’Inter e ha negato più volte di essere stato l’autore di questo gesto.
Il team che sta coordinando l’inchiesta, formato dai sostituti procuratori di Milano Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri e dall’aggiunto Letizia Mannella, lo ha iscritto in queste ore nel registro degli indagati. Si tratta di una svolta decisiva in un’inchiesta che è stata lunga e difficile, nonostante la vasta eco mediatica che il caso ha sollevato.
Il maldestro tentativo di allontanare i sospetti da chi ha ucciso Belardinelli
Dopo aver ascoltato decine di persone che hanno partecipato agli scontri quella notte o che vi hanno semplicemente assistito, le forze dell’ordine sono riuscite a identificare il veicolo che ha investito Daniele Belardinelli: si tratta di una Volvo station wagon di colore scuro, intestata a una società di leasing con un contratto firmato da un napoletano incensurato. L’uomo, sentito dagli inquirenti, ha affermato che a utilizzarlo, quella sera del 26 dicembre 2018, è stato il figlio.
Nell’automobile ci sarebbero stati anche altri 3 tifosi del Napoli che, inizialmente, avevano addirittura negato di essere stati a Milano quella sera. Oltre alle false dichiarazioni rese alle forze dell’ordine, sul guidatore pesa anche il tentativo di occultare le prove, cancellando il sangue dalla parte frontale della Volvo.