ChatGPT, da dove arriva la sua popolarità e i dubbi sul suo utilizzo. L’intervista a Alessio Pomaro

Alessio Pomaro è un ingegnere informatico ed è stato tra i primi ad utilizzare GPT-3. Da quando OpenIA ha rilasciato ChatGPT si è dedicato allo studio di questo strumento diventano subito molto popolare

09/01/2023 di Giordana Battisti

Alessio Pomaro è un ingegnere informatico che ha iniziato a studiare il mondo dei Large Language Models (LLM) da quando è stato annunciato il lancio di GPT-3 e OpenAI ha aperto la whitelist per poterlo usare. OpenAI è l’organizzazione di ricerca sull’intelligenza artificiale che ha creato sia ChatGPT sia GPT-3. Quest’ultimo è «un software di intelligenza artificiale particolarmente efficiente nella produzione automatica di testi» spiega Pomaro nel post dedicato ai primi dialoghi in italiano che ha avuto con GPT-3. «Da questo momento gli algoritmi generativi, non solo di OpenAI, e non solo orientati alla generazione di contenuti testuali ma anche di immagini, audio, video e codice di programmazione sono diventati una passione, oltre che uno strumento di lavoro. Allo stesso tempo ho iniziato anche un’attività di divulgazione abbastanza intensa» dice Pomaro.

LEGGI ANCHE > Il boom delle app che sfruttano l’AI dopo il successo di Lensa AI

I primi esperimenti con GPT-3

I primi esperimenti di Pomaro con questo tipo di software erano volti in particolare a capire quanto potessero sembrare naturali i contenuti prodotti da un algoritmo come quello su cui si basa GPT-3, per esempio. In realtà Pomaro si è presto reso conto che questo approccio non era del tutto corretto e che questi strumenti «se usati correttamente, possono estendere le nostre capacità e ridurre lo sforzo per portare a termine alcune operazioni. Nulla di più. Non c’è intelligenza, né comprensione come le intendiamo noi, ma puro calcolo statistico». Pomaro ha quindi iniziato ad applicare GPT-3 al suo lavoro per portare a termine più rapidamente attività come la generazione di contenuti e l’analisi del testo e ha iniziato a sperimentare tutti gli algoritmi di Text-To-Image, che generano immagini partendo da un testo scritto, come DALL-E 2, Midjourney o Stable Diffusion.

A fine novembre 2o22 OpenAI ha presentato al pubblico l’ultima versione del modello più performante di GPT-3, chiamata “davinci-003” e ChatGPT, un chatbot in grado di comprendere il linguaggio e quindi intrattenere conversazioni anche complesse e rispondere alle domande. Pomaro ha lavorato a lungo con ChatGPT per capirne tutte le funzionalità e le varie applicazioni possibili.

Gli esperimenti con ChatGPT

«Tra le sperimentazioni e le applicazioni più interessanti che ho seguito ci sono sicuramente la generazione di contenuti per blog e di testi per le schede prodotto per siti web di e-commerce» dice Pomaro. Tuttavia, spiega, ChatGPT può essere utilizzato anche per generare una lista dei principali argomenti trattati, una descrizione e un riassunto a partire dalla trascrizione di video o podcast e per generare script che permettono di analizzare le pagine web e di estrarne in maniera mirata i contenuti. Secondo Pomaro, la cosa che accomuna tutte le attività che si possono “delegare” a ChatGPT è che così facendo si riduce lo sforzo ma anche il tempo che si dedica a una certa attività: «ChatGPT permette, per esempio, di studiare un argomento evitando di guardare ore di video, ma avendo le informazioni principali in poche pagine di testo».

La popolarità di ChatGPT e i dubbi a riguardo: un’opportunità o un rischio?

ChatGPT è uno strumento semplice, gratuito e disponibile per tutti e secondo Pomaro queste sono le caratteristiche che hanno determinato la popolarità di questo software: «ChatGPT grazie alla sua declinazione conversazionale rende tutto più facile ed immediato: chiunque si trovi di fronte all’interfaccia della chat può iniziare a interagire, ottenendo potenzialmente grandissimi risultati da subito, che vanno dalla risposta a semplici domande fino alla sintesi di un podcast di un’ora o alla creazione del codice per effettuare lo scraping di pagine web». Proprio la grande rilevanza che ha assunto il tema dell’Intelligenza Artificiale dopo il lancio di questo strumento ha aperto un dibattito sugli eventuali rischi di ChatGPT, per esempio riguardanti il suo utilizzo nell’ambito scolastico. Secondo Pomaro c’è «un’imprecisione di fondo» e bisognerebbe considerare che «siamo nel bel mezzo di una rivoluzione digitale forse più ampia di quella che immaginiamo, che ci porterà a dei cambiamenti importanti». Pomaro sostiene che ben presto sarà necessario riflettere sui vari modi in cui si possono utilizzare strumenti come ChatGPT e che in questo la decisione ultima spetta alle persone: «Uno strumento rimane uno strumento; le nostre riflessioni devono essere orientate a come vogliamo utilizzare tale strumento. Un coltello è uno strumento che posso usare per sbucciare una mela o per compiere un omicidio. Allo stesso modo, un algoritmo di intelligenza artificiale può essere usato per salvare delle vite, per esempio per fare delle diagnosi mediche predittive, o per compiere un attacco informatico ad un ospedale».

A questo fine risulta fondamentale «diffondere una cultura adeguata per creare consapevolezza sullo strumento» ed è per questo che Pomaro si dedica anche ad attività di divulgazione sia social, pubblicando curiosità, informazioni e i risultati delle proprie ricerche, sia partecipando a eventi dedicati a questi temi: «Scrivere, condividere, formare, sono i modi più performanti in assoluto per studiare e approfondire. Il passaggio dal sapere al farsi comprendere dando informazioni corrette fa emergere e risolvere ogni dubbio possibile». Recentemente Pomaro ha contribuito alla registrazione di un corso di HTML per SEO: si tratta di più otto ore di corso gratuite su YouTube e che ha già quasi 14mila visualizzazioni.

Share this article
TAGS