Il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale non è (stato) sicuro

Ancora nella mattinata di lunedì, il certificato risultava scaduto. Non proprio un bell'esempio per chi ha il compito di autorizzare soggetti pubblici e privati a svolgere attività in ambito digitale. Poi, qualche ora dopo, tutto è tornato alla normalità.

22/04/2024 di Gianmichele Laino

Il 21 aprile è una data storica, perché si celebra il Natale di Roma, il giorno della fondazione della città che si fece impero. Una data, per gli uffici romani, abbastanza semplice da ricordare, a cui poter associare in maniera molto efficace qualche appuntamento significativo. Purtroppo, però, il Natale di Roma quest’anno è capitato di domenica. Ci può essere stata la concomitanza con la giornata festiva a far passare in secondo piano, per chi si occupa del sito dell’Agenzia per l’Italia digitale, il fatto di dover aggiornare il certificato di sicurezza scaduto proprio ieri. E così, dalla mattinata di ieri (e per parte della mattinata successiva, il 22 aprile) sul portale di Agid compariva la dicitura “sito non sicuro”. Ad accorgersene, il giornalista Matteo Contrini che si occupa di monitorare lo stato di sicurezza dell’intera galassia dei siti della pubblica amministrazione.

Aggiornamento (ore 10.32): il sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale è tornato a funzionare correttamente.

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Certificato Agid per la sicurezza del sito scaduto il 21 aprile

Il certificato appena scaduto era stato emesso, secondo il servizio di monitoraggio dei certificati di sicurezza, lo scorso lunedì 22 gennaio. A distanza di quattro mesi, il 21 aprile, il certificato è scaduto. Tuttavia, in base a quanto analizzato da Matteo Contrini, il certificato sarebbe stato rinnovato, anche se – a quanto pare – non è stato associato al sito il suo rinnovo, con la conseguenza di questa mancata copertura (si spera) momentanea.

Il certificato SSL serve essenzialmente a tutelare i dati degli utenti che eseguono delle azioni sul portale stesso. Ora, il sito di Agid non è propriamente una infrastruttura sensibile, dal momento che al suo interno viene spiegato il ruolo dell’agenzia, vengono illustrati i contatti, le iniziative, gli aspetti legati alle ultime news. Tuttavia, c’è un problema di immagine: se l’agenzia per l’Italia digitale deve monitorare e vigilare su tutti quegli enti, pubblici e privati, che operano attraverso il digitale e qui offrono i loro servizi, non può permettersi di far trascorrere più di 24 ore con il certificato di sicurezza scaduto sul proprio sito.

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