Può la presidente del Senato stare al cellulare mentre presiede allo spoglio (da candidata)?

La pervasività delle comunicazioni rapide entra anche alla Camera dei deputati, in maniera davvero irrituale

28/01/2022 di Redazione

Tra le tante cose irrituali che stanno andando in scena in queste ore, nel corso dell’elezione del presidente della Repubblica, sicuramente ce n’è una che ha a che fare con il digitale e con il mondo delle comunicazioni di oggi. Vista l’impossibilità – resa palese da una circolare del presidente della Camera Raffaele Fico, precedente al primo scrutinio – di una lettura del contenuto integrale delle schede (ad esempio, il nome e il cognome di un candidato: è stato possibile leggere solo il cognome), il conteggio dei voti è stata una pratica molto complessa in questi giorni alla Camera. Di solito, infatti, per segnalare alcuni gruppi parlamentari, si usava la strategia di dare una precisa indicazione di voto sulla scheda. Oggi, c’è stato un effetto abbastanza paradossale di questa regola. La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, candidata ufficiale del centrodestra alla presidenza della Repubblica, era sullo scranno più alto di Montecitorio ad assistere allo scrutinio, nel pieno delle sue funzioni. Era l’unica, insieme a Fico e ai questori, ad avere contezza del testo scritto sulle singole schede. Dunque, aveva modo di accedere ad eventuali voti segnalati e di intercettarli con lo sguardo. Per questo è stato anomalo vedere la Casellati al telefono, a inviare messaggi proprio durante lo spoglio.

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Casellati al telefono, immortalata dalle telecamere

Un video diffuso sui social network (tratto dalla diretta della web tv della Camera) ha mostrato questo passaggio, con Roberto Fico che si è persino arrestato qualche minuto per permettere alla Casellati di continuare a compilare un messaggio sul suo telefonino:

Tuttavia, c’è da dire – sebbene il comportamento di Maria Elisabetta Alberti Casellati sia stato decisamente irrituale – non è vietato l’utilizzo dei cellulari all’interno dell’aula. Il loro impiego non è espressamente vietato dal regolamento, né sono state aggiunte delle norme speciali nel momento in cui è stata disciplinata la votazione del presidente della Repubblica in tempi di Covid. Anzi, Stefano Ceccanti, costituzionalista e politico italiano, aveva richiesto il divieto dell’utilizzo dei cellulari per garantire la segretezza e la non controllabilità del voto.

Foto IPP/Fabio Cimaglia – Roma

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