Carabiniere ucciso, tra gli indagati anche il collega Varriale per violata consegna

Il nome di Andrea Varriale, il collega del carabiniere Mario Cercellio Rega ucciso la notte del 26 luglio, finisce nel registro degli indagati. L’accusa è di violata consegna, ovvero di non aver portato con sé l’arma di ordinanza. Entrambi erano infatti disarmati al momento dell’incontro nel quartiere Prati con i due giovani americani Christian Gabriel Natale Hjort e Finningan Lee Elder, risultato con il tragico esito dell’accoltellamento di rega.

Carabiniere ucciso, tra gli indagati anche il collega Varriale per violata consegna

Il reato contestato ad Andrea Varriale è previsto dall’articolo 120 del codice penale militare di pace, e consiste nella violata consegna da parte di militare, e riguarda il mancato utilizzo dell’arma di servizio durante l’operazione che ha portato alla morte del vicebrigadiere Mario Cercellio Rega. I due infatti, come è emerso dalle indagini condotte dai pm di piazzale Clodio, si erano recati disarmati senza avere con sé la pistola di ordinanza all’appuntamento con i due ragazzi americani Christian Gabriel Natale Hjort e Finningan Lee Elder, che si trovano ora in carcere per l’omicidio del vicebrigadiere.  L’iscrizione di Varriale è quindi stata formalizzata e notificata, ma risulta come «atto dovuto», come confermato dal pm Antonio Sabino all’Ansa.

(Credits immagine di copertina:  foto da Facebook)

 

 

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