Il responsabile della cybersecurity in Germania è in bilico per sospetti legami con la Russia

Arne Schoenbohm sarebbe membro di una associazione fondata da un ex dipendente del KGB

10/10/2022 di Redazione

Tra Berlino e Mosca si sta assistendo a una sorta di scaramuccia diplomatica, fatta di sospetti incrociati e di accuse. È iniziato tutto dal sabotaggio del Nord Stream 2, passando per il problema tecnico che ha paralizzato il sistema ferroviario tedesco. Il boicottaggio è la parola chiave che rimbalza da un punto all’altro dei due Paesi. Il reciproco sospetto, così come le reciproche accuse, sono parte di questo schema. Ad aggiungersi a questo quadro diplomaticamente ingarbugliato ci sarebbe anche la notizia dell’ormai prossima rimozione di Arne Schoenbohm, il presidente del BSI tedesco. Il Bundesamt für Sicherheit in der Informationstechnik è l’ufficio per la sicurezza informatica. Il suo numero uno è sospettato di avere dei legami con Mosca e, per questo motivo, la ministra dell’Interno Nancy Faeser potrebbe optare per la rimozione di quest’ultimo. Nel frattempo, come primo passo verso questa direzione, la presentazione del report sulla cybersicurezza tedesca – prevista per il 13 ottobre – è stata rinviata.

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Capo cybersecurity in Germania, la possibile rimozione di Arne Schoenbohm

La notizia è trapelata ed è stata pubblicata dal quotidiano tedesco Handelsblatt, che ha citato fonti del governo federale. A quanto pare, da tempo si conosceva la particolare situazione di Schoenbohm. Quest’ultimo aveva un ruolo nell’associazione che potremmo definire il Consiglio di sicurezza cibernetica della Germania. Tra i fondatori e gli attivi membri di questa associazione ci sarebbe anche un’azienda partita da un’idea di un ex componente del KGB (storico servizio segreto russo, attualmente denominato FSB). Da qui, l’individuazione di un contatto tra il presidente di uno degli uffici più delicati della Repubblica Federale tedesca (e dei suoi sistemi di sicurezza informatica) e Mosca.

Il ruolo ha sempre imbarazzato le alte sfere di Berlino, tanto che Schoenbohm è stato più volte invitato ad abbandonare il Consiglio di sicurezza cibernetica della Germania. Recentemente, però, vi si è addirittura recato in sede per una visita. Da qui l’idea di risolvere il problema e di portare il presidente del BSI alle dimissioni. O al licenziamento.

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