Il caos delle graduatorie per le supplenze ci aiuta a comprendere a che punto siamo nella costruzione di una scuola digitale

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A settembre, quando è iniziato l’anno scolastico, si sono verificati molti errori nell’assegnazione dei contratti di supplenza attraverso la procedura informatizzata gestita da un algoritmo

Un’ordinanza del Tribunale del Lavoro di Velletri ha imposto al Ministero dell’Istruzione di risarcire un docente “sorpassato” nella graduatoria per l’assegnazione delle supplenze da un collega che aveva un punteggio minore del suo. Come è potuto succedere? Siamo partiti proprio da questo caso di cronaca per indagare sull’applicazione nella scuola italiana degli strumenti digitali.



Il problema che ha causato il caos nell’assegnazione degli incarichi ai supplenti è che a partire dal 2021 il Ministero dell’Istruzione ha deciso di utilizzare un algoritmo per facilitare il processo di assegnazione degli incarichi ai supplenti. Questo sistema avrebbe dovuto sostituire la pratica delle “convocazioni in presenza” e quindi sembrava la soluzione migliore da adottare anche in seguito alle restrizioni introdotte a causa della pandemia. Il problema è che è stato strutturato male alcuni errori nella sua gestione hanno portato a casi spiacevoli come quello del supplente che è stato sorpassato ingiustamente nella graduatoria. A farne le spese sono stati molti insegnanti.

Il caos dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze, il monografico di Giornalettismo

Il tema affrontato ci ha portato a riflettere con alcune questioni che hanno al centro la scuola e la politica. Barbara Floridia, capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione sullo stanziamento di 35 milioni di euro per la rete di interconnessione nel mondo della scuola italiana, volta a favorire la digitalizzazione dell’istruzione. Il timore è infatti che quei fondi, ha spiegato Floridia a Giornalettismo, possano essere stati accantonati. Giornalettismo, nell’approfondimento dedicato, ha spiegato cosa prevede il Piano 2021-2027 per la digitalizzazione dell’istruzione in Europa, a che punto sono gli altri Paesi europei nella realizzazione di una scuola che utilizzi sempre più spesso sistemi e strumenti digitali e in che modi e con quali fondi è possibile realizzare questo progetto.  Infine, ha raccolto le dichiarazioni dei sindacati Federazione dei lavoratori della conoscenza (FLC -CGIL) e Gilda degli insegnanti, che si sono impegnati fin da quando l’algoritmo ha mostrato le prime criticità per tutelare gli interessi dei docenti.