E anche oggi il canone RAI lo aboliamo domani

Non è stato rinnovato, nella legge di Bilancio, lo sconto di 20 euro in vigore quest'anno

26/10/2024 di Redazione Giornalettismo

È andata più o meno come con le accise: in campagna elettorale la promessa della riduzione fino alla loro cancellazione, per poi – dopo aver vinto le elezioni – procedere nell’esatta direzione inversa. Con tanto di aumento. Ancora una volta, gli elettori di centrodestra rimarranno delusissimi dalla mancata abolizione del canone Rai. Anzi, c’è di più: se quest’anno il costo – in bolletta – era di 70 euro, il prossimo anno sarà più alto di 20 euro. Dunque, si torna ai 90 euro già previsti nel 2023, visto che il governo ha deciso di non inserire nel testo (bollinato) della Legge di Bilancio 2025 una soluzione che segue la promessa della riduzione graduale di questa imposta.

Canone Rai, altro che abolizione: è aumentato

Un aumento che potrebbe essere scongiurato in un solo modo: presentando e approvando un emendamento durante la discussione parlamentare sulla finanziaria del prossimo anno. Dunque, non tutto è perduto, ma il mancato inserito della riduzione (non tanto della definitiva cancellazione) nel testo ufficialmente presentato alle Camere è l’esatta raffigurazione plastica di come il governo – al di là dei proclami elettorali – non abbia alcuna intenzione di abolire il canone Rai. L’azienda pubblica, dunque, potrebbe recuperare quei 430 milioni di euro non incassati lo scorso anno, ma dovrà stringere la cinghia: la Manovra prevede una graduale riduzione della spesa destinata al costo-lavoro. Dunque, da qui al 2027, a rischiare sono il personale e i consulenti.

Una questione non di poco conto, considerando il ruolo strategico che ha – da sempre – la televisione pubblica negli equilibri politico-parlamentari. E su un altro tema c’è stato uno scontro nella maggioranza: la Lega voleva aumentare di un punto percentuale il tetto all’affollamento pubblicitario televisivo per la Rai. Una soluzione che, potenzialmente, avrebbe portato a circa 100 milioni di euro di introiti in più all’anno. Ma la ferma opposizione di Forza Italia ha portato a escludere questo provvedimento (proposto in estate) dalla legge di bilancio. Con Mediaset che può sorridere.

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