La RAI dovrà tagliare personale e consulenti?
Nel testo bollinato della legge di Bilancio per il 2025 è prevista una riduzione degli oneri di servizio per l'emittente pubblica
25/10/2024 di Enzo Boldi

Allo stato attuale delle cose – con la possibilità di un intervento parlamentare solo ed esclusivamente attraverso la presentazione e approvazione di un emendamento dedicato -, il governo ha deciso di non abolire né abbassare il canone relativo alla televisione. Anzi, non è stato confermato lo “sconto” di 20 euro applicato nel corso del 2024, facendo – di fatto – aumentare questa “tassa” dai 70 ai 90 euro. Dunque, l’azienda pubblica potrebbe tornare a incassare quei 430 milioni di euro che quest’anno non erano stati prelevati dai cittadini. Al netto di tutto ciò, la stessa legge di bilancio (la cui prima versione è stata bollinata) prevede una graduale spending review, con l’inserimento di un tetto di spesa per la Rai.
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In attesa di capire se il Parlamento interverrà per riportare il canone da 90 a 70 euro (sicuramente non ci sarà l’abolizione tanto annunciata da molti dei partiti al governo), è molto importante comprendere come l’esecutivo intenda imbrigliare le spese dell’emittente pubblica, attraverso una serie di accorgimenti che avranno un riflesso importante sopratutto nella gestione dei contratti per quel che riguarda il personale e i consulenti nel corso dei prossimi anni. Dunque, potrebbe esserci un taglio, proprio per rispettare i limiti di spesa imposti per legge.
Tetto spesa Rai, cosa dice la legge di Bilancio 2025
I dettagli di questo provvedimento sono stati scritti all’interno dell’articolo 113 del testo della legge di Bilancio 2025 (qui pubblicato nella versione pdf da parte di SkyTg24). Si parla di un tetto alla spesa che, con il passare del tempo, dovrà diventare un taglio alla spesa.
«Al fine di contribuire alla riduzione degli oneri di esercizio della RAI – Radiotelevisione italiana S.p.A., la predetta Società è tenuta ad assicurare che nell’anno 2025 non abbia luogo un incremento delle voci di spesa relative al costo del personale ed all’affidamento di incarichi di consulenza rispetto al livello di spesa conseguito nell’anno 2023, come risultante dal conto economico del relativo bilancio di esercizio approvato».
Dunque, per il prossimo anno non dovrà esserci alcun aumento di spesa relativo al costo del personale e alle consulenze (rispetto al 2023). In futuro, però, ci dovrà essere un taglio graduale:
«Per l’anno 2026, in relazione all’ammontare complessivo delle voci di spesa di cui al primo periodo, la RAI S.p.A. è tenuta a realizzare una riduzione del volume della spesa pari almeno al 2 per cento rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021, 2022 e 2023. Per l’anno 2027, la riduzione di cui al secondo periodo è elevata al 4 per cento. Per le finalità di cui al presente comma, il collegio sindacale verifica che siano correttamente individuate le voci di bilancio riconducibili alle categorie di spesa di cui al primo periodo».
Dunque, già dal prossimo anno si dovrà iniziare a ragionare nella direzione di una razionalizzazione della spesa per quel che riguarda il personale e le consulenze.