De Magistris dice che se la Campania ora è zona rossa, i dati della Regione non erano reali
Il commento del sindaco di Napoli che ora ritira la sua ordinanza per via del nuovo livello di rischio
13/11/2020 di Enzo Boldi
Dopo giorni a chiedersi il perché la Regione campana non fosse stata inserita all’interno del ‘colore’ che indica il livello di rischio più elevato, oggi Roberto Speranza firmerà l’ordinanza che farà diventare la Campania zona rossa. Un doppio salto, bypassando l’arancione (così come la Toscana) arrivato alla luce dei numeri. Eppure l’Unità di crisi regionale, solo due giorni fa, aveva emanato un comunicato in cui si parlava solamente del 27% dei posti in terapia intensiva occupati. Ovviamente la decisione del Ministero della Salute si basa anche sugli altri parametri (i famosi 21 criteri), ma stride con l’emergenza la decisione così tardiva. E ora anche il sindaco di Napoli pone dubbi sui dati forniti dalla Regione al Ministero nelle scorse settimane.
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«La zona rossa non è una bella notizia ma è una notizia di verità. Napoli e la Campania dovevano andare in zona rossa da settimane – ha detto Luigi De Magistris a Radio KissKiss -. E questa è la prova che i dati ufficiali regionali non corrispondevano alla realtà». Insomma, secondo il primo cittadino partenopeo, la decisione del Ministro della Salute Roberto Speranza sottintende un invio di dati non reali (o realistici) fatti dagli uffici competenti della Regione al Ministero.
Campania zona rossa e i dubbi di De Magistris
Da domenica, dunque, la Campania zona rossa diventa una realtà. L’ordinanza del Ministro Speranza sarà firmata entro la serata di oggi (venerdì 13 novembre) e diventerà operativa non da domani (come già accaduto per le altre Regione nel primo ‘giro di colori’). Questo per dare tempo alle amministrazioni locali di adattarsi e rendere operative sul campo tutte le restrizioni per le zone a più alto rischio (qui un vademecum di cosa si può e cosa non si può fare). M
(foto di copertina: da Piazzapulita, La7)